Clima disteso tra i sindaci stamattina davanti l’autoporto abbandonato di San Salvo [LEGGI] venduto per 3,7 milioni di euro, ben diverso dalle tensioni delle scorse settimane.
La vicenda del futuro insediamento ha fatto registrare malumori e imbarazzi soprattutto all’interno della Lega a partire, soprattutto, dalla richiesta di passaggio in consiglio regionale dell’alienazione dell’autoporto.
L’apice del contrasto si è avuto in occasione della conferenza stampa di Luigi D’Eramo, Sabrina Bocchino e Manuele Marcovecchio a San Salvo [LEGGI]. Il giorno prima, alla notizia dell’appuntamento, il centrodestra in Comune aveva replicato sottolineando come la città non avesse bisogno di “tutoraggi” e “misurazioni di personaggi e personalità” [LEGGI]. All’appuntamento con la stampa le istituzioni locali non sono state invitate e D’Eramo e Bocchino sono stati accolti da striscioni di contestazione e da un comunicato del nucleo storico leghista firmato anche dal coordinatore cittadino Vitale Torino [LEGGI].
Stamattina, il primo cittadino Tiziana Magnacca ha invocato l’abbassamento dei toni, ma ha aggiunto che ci sarà modo di chiarire quanto accaduto: “Era prioritario portare il risultato a casa e ho messo da parte molte delle delusioni umane, personali e istituzionali evitando polemiche. Nel prosieguo vedremo”.