A breve si potrà procedere alla richiesta di aumento della capienza a 8 milioni di metri cubi, ma per i 14 bisognerà attendere il 2023, anno in cui è prevista la fine dei lavori. È quanto emerso oggi in commissione Vigilanza della Regione Abruzzo sulla diga di Chiauci.
L’ultima estate è stata caratterizzata nuovamente dal ricorso ad autobotti e fontane a San Salvo Marina e Vasto Marina, due delle località rifornite dall’invaso. La diga a fine agosto appariva desolatamente a secco a causa della prolungata assenza di precipitazioni ribaltando le ottimali previsioni di giugno, quando c’era la massima quantità d’acqua consentita, 4 milioni di metri cubi.
“Ogni anno – spiega Pietro Smargiassi, presidente della commissione Vigilanza – la zona del Vastese è colpita da un’emergenza idrica correlata alla diga di Chiauci. L’opera per essere ritenuta completata necessita ancora di interventi, già previsti nel 2017, quindi ho voluto ascoltare gli auditi [ant_dx]proprio sullo stato dei lavori che dovrebbero essere conclusi a dicembre 2020. I vertici del Consorzio di Bonifica Sud, hanno chiarito che gli interventi sulle paratoie, utili a consentire il riempimento del rinvaso, sono stati completati ad aprile 2020. Mancano, invece, e sono in corso di affidamento, gli interventi per le impermeabilizzazioni dei placcaggi di sponda e la ripulitura dell’invaso. La sistemazione dell’ammasso roccioso e la messa in sicurezza a valle sono stati completati. Con il completamento delle opere sopracitate si potrà chiudere positivamente l’iter autorizzativo per l’aumento dell’invaso a 8 milioni di metri cubi, ma per arrivare agli auspicati 14 milioni di metri cubi è stata avviata la procedura dei lavori in territorio di Pescolanciano, per 10 milioni di euro, per i quali c’è la copertura dei fondi del masterplan Molise. Questi ultimi lavori saranno completati nel 2023″.