Il consigliere di opposizione di Insieme per Cupello, Camillo D’Amico, interviene sull’argomento del momento, l’insediamento che prenderà il posto dell’autoporto abbandonato di San Salvo. Oltre a plaudire alla conclusione della vicenda del passaggio di proprietà, la riflessione di D’Amico è anche sull’unione dei sindaci per le prossime battaglie per il territorio e sull’assenza della firma del primo cittadino di Cupello, Graziana Di Florio, sul documento sottoscritto dagli amministratori di 25 Comuni [LEGGI].
“Bravi tutti i sindaci del Vastese – scrive D’Amico – che, con coraggio e determinazione, hanno fatto finalmente squadra per difendere in concreto gli interessi del territorio. Questo spirito dovrà valere sempre e per tutto nel futuro e non rappresentare una mera una tantum per quanto importante sia stata l’iniziativa.
Ora è il caso di discutere tutti insieme anche delle altre partite come l’arretramento della SS 16, della Zes (Zone Economica Speciale), del nuovo ospedale così come della difesa del ‘San Pio’, del futuro del consorzio Civeta, del porto di Vasto e delle aree industriali di Gissi e San Salvo, di una più equa distribuzione dei servizi nel territorio e di una più ampia pianificazione urbanistica e infrastrutturale di cui il Vastese ha bisogno come il pane.
La sfida è grande e di enorme portata. L’unità dei sindaci è cosa buona e positiva.
Fa specie, purtroppo, l’assenza fisica, politica e istituzionale del sindaco di Cupello che ha perso una grande occasione non solo per far sentire la nostra comunità integrata ad un territorio finalmente unito, ma anche per dimostrare un’autonomia di pensiero e di azione che il ruolo richiede.
Essere eletto sindaco di una comunità, dove il voto è diretto da parte dei cittadini, è un onore che richiede autonomia di giudizio, azione e coraggio nell’assunzione delle responsabilità. Da noi la presenza del consigliere regionale limita notevolmente e palesemente questo esercizio.
A mio avviso, il fatto di non aver firmato il documento unitario dei sindaci per chiedere una velocizzazione delle procedure nel voto richiesto dai consiglieri regionali della Lega del Vastese per ratificare una decisa volontà fomalizzata già in precedenza dal governatore Marsilio, è stata una scelta inopportuna e politicamente debole da parte del sindaco di Cupello. Andava fatto a prescindere perché il fatto nuovo accaduto ha segnato un bellissimo precedente per il territorio e Cupello non c’è stato”.