Non accenna a spegnersi la discussione intorno al maxi-investimento per un centro e-commerce in provincia di Chieti. Dopo la netta presa di posizione di 25 sindaci del Vastese, arriva quella dei due consiglieri di opposizione del consiglio provinciale Elisa Marinelli e Pierdomenico Tiberio.
Destinatario di una lettera questa volta è il presidente della Provincia Mario Pupillo che nei giorni scorsi, in qualità di primo cittadino di Lanciano, ha firmato il documento dei sindaci chiamati a raccolta dal predecessore Enrico Di Giuseppantonio a Fossacesia. Per Marinelli e Tiberio la sovrapposizione dei due ruoli è stata inopportuna soprattutto dal momento che ha mostrato la preferenza per l’ipotesi Val di Sangro per l’insediamento invece di restare neutrale.
I due consiglieri, quindi, chiedono a Pupillo di rivedere la propria posizione.
Quella appena iniziata si preannuncia un’altra settimana calda su questo fronte. Domani a mezzogiorno è previsto il consiglio regionale (anche se per ora non c’è il punto sull’autoporto all’ordine del giorno). Sempre domani mattina, alle 10, è in programma l’esecutivo regionale della Lega convocato da Luigi D’Eramo; l’ultimo punto all’ordine del giorno è “Analisi e determinazioni politiche” che potrebbe portare novità nello stallo post-ballottaggi.
LA LETTERA DI MARINELLI E TIBERIO A PUPILLO
Egregio Presidente della Provincia di Chieti,
prendiamo atto che il territorio della provincia di Chieti finisce in Val di Sangro, amara constatazione questa, dopo aver letto della sua sottoscrizione al documento che i sindaci dei comuni dell’area industriale della Val di Sangro hanno redatto per incentivare la regione Abruzzo a favorire e potenziare il probabile insediamento di Amazon in quell’area, distraendo la stessa Regione dal progetto già avviato sull’autoporto di San Salvo.
Vorremmo ricordare al presidente Pupillo che la Provincia di Chieti comprende anche il Vastese ed il suo territorio finisce con il comune di San Salvo.
Capiamo benissimo le difficoltà istituzionali nel ricoprire il doppio ruolo di sindaco di Lanciano e presidente di Provincia, ed è per questo che riteniamo inopportuna la sua sottoscrizione a questo “tentato scippo” da parte della zona della Val di Sangro a danno di tutto il Vastese.
La sua firma, non è solo un atto discutibile ma ci obbliga a fare una serie di riflessioni in merito al ruolo che ricopre, un Presidente di Provincia dovrebbe concentrarsi sul bene comune dell’interno territorio provinciale, regola fondamentale per una buona amministrazione.
Da buon Presidente ci saremmo aspettati “imparzialità”, un po’ è come chiedere ad un genitore a quale figlio vuole più bene. E purtroppo abbiamo capito chi è il figlio preferito!
Stigmatizzando il suo comportamento, chiediamo delucidazioni su quanto accaduto e dopo un’attenta analisi se ritiene di confermare la sua posizione o di modificarla. Invitiamo anche i consiglieri di maggioranza, soprattutto quelli del vastese, a prendere atto delle differenze territoriali che esistono nella nostra Provincia.