Servirà ancora un altro mese per sapere cosa deciderà il Tas di Losanna sulla squalifica per doping di Andrea Iannone. La giornata dell’udienza davanti ai giudici del tribunale arbitrale internazionale dello sport era stata attesa dal pilota di Vasto come “il giorno più importante della mia vita” [LEGGI].
Al Tas è stata ribadita la tesi difensiva – la contaminazione alimentare all’orgine della positività al test antidoping in Malesia -, corredata da argomentazioni tecniche e scientifiche, in base a cui viene chiesto l’annullamento della squalifica di 18 mesi comminata dalla Federazione motociclistica internazionale per violazione del regolamento antidoping. In campo anche la Wada, agenzia mondiale antidoping, che addirittura chiede che la squalifica venga portata a quattro anni.
La lunga giornata in terra svizzera si è conclusa però senza arrivare ad una decisione. E la comunicazione del Tas, arrivata nel pomeriggio, ha contribuito ad accrescere il sentimento di delusione dei tanti tifosi che speravano di poter vedere Iannone in pista già in questa ultima parte di stagione 2020.
Il comunicato del TAS. Si legge che la Corte arbitrale per lo sport (CAS) ha ascoltato nel procedimento di appello il pilota italiano di MotoGp, Andrea Iannone e l’Agenzia Mondiale antidoping (Wada). Il collegio arbitra ora delibererà e finalizzerà il documento contenente la decisione, prevista per la metà di novembre. Il documento finale sarà pubblicato sul sito del Cas.
Il procedimento riguarda la decisione della FIM, datata 21 marzo 2020, in cui è stato rilevato che Andrea Iannone ha commesso una violazione delle regole antidoping e gli è stata imposta una squalifica di 18 mesi (che scadrebbe a giugno 2021, visto che parte dal dicembre 2019). Iannone ha chiesto l’annullamento della decisione, mentre la Wada ha chiesto una nuova sentenza con una squalifica di 4 anni.
Il futuro di Iannone. Con questa tempistica sembrano chiudersi definitivamente per Andrea Iannone le porte della stagione 2020 a cui mancano ancora 5 gare (compresa quella di Aragon in questo weekend). Se la decisione dovesse arrivare esattamente alla metà di novembre, e contando in un esito favorevole al pilota di Vasto – con l’annullamento della squalifica – resterebbe a disposizione solo il gp del Portogallo. In ballo anche la possibilità che il Tas accorci la squalifica ad un anno (fino a dicembre), resti fermo alla precedente sanzione (squalifica fino a giugno 2021) o che addirittura – eventualità che sarebbe davvero una beffa per il pilota vastese – possa dar ragione alla Wada.
A fine giornata Iannone ha pubblicato un post significativo sul suo profilo Instagram. In foto un abbraccio nei box con suo padre Regalino e il messaggio: “Dentro ogni persona ci sono dolori che nessuno conosce, sacrifici che nessuno ha asciugato, cicatrici che nessuno ha curato. Ci sono sentimenti che nessuno potrà mai giudicare perchè nessuno ha pianto le stesse lacrime, sofferto lo stesso dolore… Ognuno di noi conosce quello che tiene chiuso dentro al cuore e che nessuno al mondo deve permettersi di giudicare“.
Ci sarà da attendere ancora per far luce su questa vicenda che, da quasi un anno, tiene lontano Iannone dalla pista e dalla sua Aprilia, interrompendo così un percorso di crescita importante.