Botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e il Comune di Vasto in merito agli affitti a canone concordato. In un comunicato i pentastellati, dichiarano infatti di aver ricevuto “numerose segnalazioni da cittadini che nel 2015 hanno locato immobili a canone “concordato” senza vedersi riconosciuta la relativa riduzione IMU al 4,5 per mille. Il Comune ha emesso bollette a conguaglio motivando la mancata riduzione con il fatto che i contribuenti non hanno allegato al modulo di dichiarazione copia del contratto d’affitto registrato”.
“Difficile comprendere – si legge nella nota del Movimento – per quale motivo il Comune, dopo aver esaminato gli appositi moduli, non abbia segnalato ai cittadini l’incompletezza della documentazione invitandoli a provvedere in merito. I cittadini, quindi, pur avendo regolarmente registrato il contratto a canone “concordato” si sono visti negare il diritto alla riduzione a causa dell’inerzia operativa del Comune. Evidentemente non sono bastate a quest’Amministrazione le tante cause perse e i relativi debiti fuori bilancio per cambiare la linea politica degli accertamenti e delle riscossioni da vessatoria a collaborativa nei confronti dei cittadini. Ci auguriamo che il sindaco provveda celermente a ripristinare la correttezza amministrativa sollecitando gli uffici a rimborsare i contribuenti degli importi IMU versati ma non dovuti. Lo stesso Sindaco che tante volte si è vantato di recuperare fondi dall’evasione fiscale dei soliti “furbetti”, senza peraltro aver ottenuto significativi risultati, eviti di fare il “furbetto” con i contribuenti onesti”.
La risposta del comune alle dichiarazioni dei 5 Stelle non si è fatta attendere. L’Ufficio Tributi, nonché il concessionario della riscossione (SO.G.E.T. S.p.A.) hanno respinto “categoricamente detta circostanza poiché l’eventuale omessa allegazione di detto documento alla dichiarazione IMU o in alternativa al modello predisposto dal Comune, non è mai stata ritenuta motivo legalmente valido per negare detto diritto ma, al limite, in caso di impossibilità per l’ufficio di reperire copia del citato contratto di locazione, è stata semplicemente richiesta al contribuente, nell’ottica di una reciproca collaborazione tra pubblica amministrazione e contribuenti così come previsto dalla L. n. 212/2000, una integrazione documentale così come previsto dai principi generali che regolano l’azione della pubblica amministrazione”.
“Ricordiamo a tutti – spiega il sindaco, Francesco Menna – che la decisione di portare avanti detta tipologia di contratto che, come detto, porta ad un sostanzioso abbattimento dell’aliquota dell’IMU praticamente ridotta alla metà rispetto al 9,6 % previsto per le seconde case, è stata una scelta dell’Amministrazione di centrosinistra e la Giunta Menna ha sempre costantemente percorso tutte le strade e adottato tutte le soluzioni possibili fornite dal legislatore, pur di andare incontro alle esigenze dei cittadini e garantire, in questo caso, un cospicuo risparmio in termini economici.
A ciò si aggiunga – prosegue – che oltre all’aliquota ridotta deliberata dall’Amministrazione, il contribuente potrà utilizzare l’ulteriore riduzione del 25% della base imponibile IMU prevista dal legislatore nonché l’applicazione, a tale tipologia di contratti, della cedolare secca al 10% in luogo di quella del 21% prevista per le locazioni ordinarie. Tanti sono i cittadini che hanno deciso di ricorrere a tale tipologia di contratto e conseguentemente di poter sfruttare tutte le opportunità di risparmio offerte dal legislatore e volute dalla giunta”.