Per quasi un anno ha perseguitato una donna, con cui aveva avuto una relazione sentimentale, vessandola, picchiandola e costringendola anche a prostituirsi mentre era incinta. Azioni che, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sono avvenute tra i mesi di novembre 2019 e settembre 2020. Per questo stamattina i carabinieri di San Salvo, insieme a quelli di Cagnano Varano (Foggia), hanno arrestato, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, che ha concordato le evidenze investigative raccolte dai militari dell’Arma e dalla Procura della Repubblica di Foggia, un uomo, I.P. di anni 34, residente nel comune garganico e già gravato da pregiudizi penali e di polizia. L’uomo dovrà rispondere di “atti persecutori, lesioni personali dolose e sfruttamento della prostituzione”.
L’attività investigativa “è stata innescata da una serie di denunce sporta da una donna 40enne paraguayana residente a San Salvo con la quale I.P. aveva avuto un rapporto sentimentale piuttosto travagliato”, spiega il maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia di Vasto. Terminata la relazione, l’uomo aveva “posto in essere reiterate condotte illegali con continue umiliazioni, minacce, molestie e percosse“.
[ads_dx]I carabinieri hanno documentato “l’invio di messaggi vocali e testuali dal tenore devo fare una strage… non avrò pietà di nessuno… tu lo sai che non servi a niente, che hanno inevitabilmente provocato un perdurante e grave stato di ansia e di paura nella donna che aveva pensato addirittura di togliersi la vita”. Nell’attività investigativa è stato fondamentale il supporto dei Servizi Sociali del Comune di San Salvo che, preso atto della grave situazione, e di concerto con l’Arma, hanno preso in carico la donna, collocandola in una struttura protetta al riparo da ulteriori condotte vessatorie.
Tra le gravi azioni messe in atto dall’uomo c’è lo sfruttamento della prostituzione. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, eseguita a riscontro delle dichiarazioni della donna, “è stato accertato che l’uomo ha in più circostanze, anche durante uno stato di gravidanza, favorito e sfruttato l’attività di meretricio della donna provvedendo ad accompagnarla a prostituirsi in alcune zone della provincia di Foggia e facendosi consegnare parte del danaro guadagnato“.
I militari dell’Arma, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, hanno avviato una intensa attività di assunzione di informazioni da parte di persone a vario titolo informate sui fatti, analisi di traffico telefonico e documentazione medica trovando fedele corrispondenza in quanto denunciato. L’Autorità Giudiziaria competente, “ravvisando evidenti elementi di pericolosità sociale, derivanti anche da precedenti specifici e da una chiara propensione alla violenza ed alla prevaricazione, ha ritenuto adottare la misura cautelare più afflittiva ritenuta unica misura atta a garantire le esigenze cautelari a tutela della persona offesa”.
Così questa mattina i carabinieri hanno rintracciato e arrestato il 34enne che è stato portato nella casa circondariale di Foggia in attesa dell’interrogatorio di garanzia.