Sono state le modifiche proposte dalle minoranze a rendere “buona e adeguata” la normativa contenuta nel Regolamento del verde urbano, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Vasto “con il contributo di tutte le opposizioni”. Sei consiglieri comunali di centrodestra e lista civica Il Nuovo Faro rivendicano il diritto d’autore sugli emendamenti e lanciano una frecciata alla Giunta di centrosinistra: “Di certo alla stesura complessiva della rivisitazione non hanno partecipato né il sindaco Menna, nè l’assessore all’ambiente Cianci e nemmeno l’universo mondo che aveva ritenuto respingibili e strumentali in blocco tutti i 115 emendamenti presentati dai gruppi estranei alla maggioranza”, scrivono in un comunicato congiunto Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Vincenzo Suriani e Francesco Prospero di Fratelli d’Italia, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro della Lega, Guido Giangiacomo (Forza Italia).
Con le modifiche sono stati “sfumati alcune affermazioni di principio non pertinenti e l’impatto regolamentare sui terreni privati esterni al centro abitato salvaguardando le tasche dei cittadini, differenziate le alberature di pregio, meritevoli di tutela, dalle piante ordinarie, aggiustate distanze, altezze e fasce di rispetto, specificati gli organi deputati alla vigilanza, abilitato tutti i tecnici con esperienza alla progettazione ed alla proposta di nuovi spazi a verde, salvata la visibilità dell’orizzonte nel paesaggio rispetto alla vegetazione invasiva. Quando la maggioranza apre alla collaborazione – affermano i sei consiglieri – le soluzioni si trovano; certo sarebbe stato meglio tornare in Commissione consiliare per riflettere ancora, attentamente, ma l’urgenza verificatasi a seguito di alcune improvvide iniziative di taglio selvaggio di alberi, disposte dal sindaco e dai suoi sodali, ci hanno indotto a raccogliere le ragioni dell’urgenza e a partecipare alla chiusura di questo primo regolamento. Per salvare il salvabile. Molto resta da fare. Manca un piano del verde pubblico di cui si avverte la necessità da anni e che potrà effettivamente certificare l’inversione di tendenza verso una corretta ed innovativa gestione dell’ambiente, manca addirittura il convincimento che questa amministrazione comunale sia in grado di perseguire gli intendimenti che, a chiacchiere, vorrebbe raggiungere ma che nei fatti, non sembrano interessare nessuno dei padroni del vapore. Basti pensare alla sciatteria con la quale hanno gestito il patrimonio arboreo vastese e le potature spinte degli ultimi anni, la deprecabile situazione dei parchi e delle ville urbane in completo abbandono, la esigua dotazione dei fondi destinati allo scopo, la mancanza di cura nella manutenzione ordinaria e nella sostituzione delle piante seccate o estirpate lungo i viali cittadini, il rinsecchimento delle aiuole e il proliferare della vegetazione incolta che opprime strade e marciapiedi di Vasto.
Unico risultato: la tutela – sostengono centrodestra e Nuovo Faro – della rendita di posizione delle associazioni che gestiscono il patrimonio protetto delle riserve e dei sic vastesi che, ad oggi, sono state caratterizzate da abbandono e disinteresse, fino alla ripetuta propagazione di numerosi e pericolosi incendi”.
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