Fratelli d’Italia torna ad accendere i riflettori sul concorso per l’assuzione dei nuovi vigili urbani. Questa volta al centro delle rimostranze di Francesco Prospero e Vincenzo Suriani sono finite le prove fisiche che, per 14 pomeriggi, si terranno al parco “Muro delle Lame” e che già sono state ironicamente rinominate dai consiglieri di opposizione “Giochi senza frontiere”.
“Circa 270 aspiranti – scrivono Prospero e Suriani – sopravvissuti alle trappole ad excludendum del servizio personale del Comune, dovranno cimentarsi in tre prove fisiche di salto in alto, corsa e piegamenti, dal 15 di ottobre in poi, tutti i lunedì, martedì e giovedì, presso il Parco Muro delle Lame di Vasto, fino al 16 novembre. I candidati dovranno venire già vestiti da atleti da casa, non potranno utilizzare gli spogliatoi, che tra l’altro nella pista di atletica non ci sono, faranno le prove singolarmente, si dovranno portare da casa il tappetino per eseguire i piegamenti, mentre ‘sarà garantita la sanificazione del materasso per il salto in alto ad ogni cambio candidato'”.
“Solo chi non è di Vasto e non conosce Vasto può pensare che la struttura di atletica del Parco Muro delle Lame sia adatta per fare delle prove fisiche serie e imparziali. In più questo concorso passerà alla storia come uno dei più costosi della storia del Comune: un dirigente, un comandante della polizia locale, un funzionario a cottimo in pensione, diversi funzionari comunali e i giudici di gara della federazione saranno impegnati per 14 pomeriggi in questa edizione senza senso di Giochi senza frontiere, voluta dall’amministrazione Menna con un costo implicito elevatissimo per il nostro Comune. In noi permangono dubbi, in un periodo comunque contrassegnato dalla emergenza Covid che non accenna a placarsi, sulla necessità di fare venire in città decine di candidati di fuori Vasto (e spesso di fuori Abruzzo) iscritti al concorso, con conseguente rischio di contagio, prima, durante e dopo le prove fisiche. Infine appare stucchevole la richiesta ‘a pena esclusione’ di un certificato medico per la attività non agonistica, che seppur previsto dal bando, appare come un ulteriore cavillo per cercare di ridurre la platea dei concorrenti”.
“La conclusione – terminano i due consiglieri – è un concorso per aspiranti vigili urbani che rischia di sprofondare nel ridicolo, come avevamo annunciato un anno fa quando, sempre attorno a San Michele, uscì il controverso bando voluto da Francesco Menna, da Gino Marcello e da Lina Marchesani. Invitiamo l’opinione pubblica, la stampa locale e la cittadinanza (soprattutto i candidati esclusi per cavilli burocratici) a una sana opera di vigilanza su questo concorso, che si svolgerà da metà ottobre in poi, tutti i lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15 a seguire, presso la pista di atletica della Frana, metafora involontaria dello stato comatoso di questa amministrazione che sta distruggendo Vasto e la sua immagine. Noi comunque continueremo a informare la cittadinanza”.