Sono un abitante di Roccaspinalveti, piccolo paesino dell’Alto Vastese. Uno di quei paesi abbandonati al proprio destino, soprattutto nell’ambito sanitario. Era il 19 maggio 2019 quando nella mia abitazione ho avuto un incidente domestico procurandomi delle ustioni su gran parte del corpo, alcune più importanti agli arti inferiori.
In tutta fretta e in preda al panico, mia moglie (anche lei lievemente ferita nel tentativo di aiutarmi) mi ha accompagnato al punto di primo soccorso più vicino della zona: l’ospedale di Gissi. È li che ho trovato i miei eroi, infermieri e medici che prontamente ci hanno soccorso e hanno cercato di evitare l’irrimediabile. Da quel giorno fino a qualche settimana fa sono stato accolto dalle loro cure. Per un lungo periodo sono stato da loro ogni giorno per essere medicato, poi quando la situazione è iniziata a migliorare, saltavo qualche giorno. Ho trovato sempre personale gentile, disponibile e professionale.
Ci tenevo a ringraziarli tutti pubblicamente, nessuno escluso. Grazie per avermi aiutato e curato, un grazie particolare va all’infermiere Paride Marinelli per la sua pazienza e umanità.
Si sente parlare ormai da tempo di aprire nuovi ospedali, ma mi chiedo perché non riqualificare e potenziare strutture già esistenti? Soprattutto una come quella di Gissi che a noi abitanti dell’entroterra farebbe più che comodo.
Giuseppe Bruno