L’unione tra i popoli, la fratellanza e l’Europa come luogo di incontro e non di barriere e muri alzati sono stati al centro della manifestazione questa mattina, 5 ottobre, al Parco delle Memorie in via Maria Eisenstein, per l’anniversario dell’inaugurazione del primo monumento in Italia al Samudaripen, il genocidio dei popoli Rom e Sinti.
Tanta la commozione e la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni Rom d’Italia e d’Europa, a partire da Gennaro Spinelli, da poco presidente dell’Unione Comunità Romanès Italia (Ucri).
“Due anni fa noi abbiamo eretto questo monumento quando nell’Europa tutta imperversavano venti da destra – ha detto il sindaco Mario Pupillo – e oggi, due anni dopo, siamo ancora più convinti della nostra scelta perché è necessario più che mai tendere la mano all’altro, diverso da noi e perché senza memoria non si costruisce nessun futuro”.
Presenti anche la presidente dell’Anpi di Lanciano, Maria Saveria Borrelli, il prof. Santino Spinelli, i rappresentanti delle associazioni Rom e Sinti d’Italia e due dei premiati al concorso nazionale Amico Rom, Veljko Kajtazi dalla Croazia e Orhan Galjus dall’Olanda.