Nell’estate appena trascorsa è stata più volte sollevata la questione della gestione della presenza di camper sul territorio. La mancanza di aree di sosta attrezzate ha portato i camperisti a fare di necessità virtù, sistemandosi in zone di parcheggio [LEGGI] o addirittura ai margini della pista ciclo-pedonale in fase di completamento [LEGGI]. In questa stagione segnata dalla pandemia e con le norme di distanziamento sociale che hanno condizionato le scelte per le vacanze di molti, c’è stata una crescita notevole dell’utilizzo del camper come mezzo per vivere le ferie in modo più rilassato e sicuro. Ed è quindi emersa la necessità di dare una risposta alle richieste dei camperisti [LEGGI].
Ieri mattina il sindaco Francesco Menna e l’assessore alle politiche ambientali Paola Cianci hanno visitato l’area del promontorio di Punta Penna dove la famiglia Iacovitti sta realizzando un’area di sosta camper e camper resort nell’ambito di un progetto più ampio di ricettività turistica che, oltre alla discoteca Baja Village, attiva da vent’anni, vedrà la presenza di Cala Libertini e di Tenuta Punta Rossa.
[ads_dx]L’iniziativa imprenditoriale è stata accolta con favore dall’amministrazione visto che un’area camper così estesa in città riuscira a sopperire ad una attuale carenza. “Li ringrazio di cuore perché sono riusciti a creare un posto paradisiaco all’interno della Riserva di Punta Aderci – ha commentato il sindaco Francesco Menna -. È un momento bello, di incontro, di ascolto. Verrà realizzata un’area camper a servizio della città, una delle più belle mai conosciute. Mi hanno assicurato che aprirà il prima possibile. Hanno costruito una dimensione turistico-ricettiva straordinaria che può diventare punto di congiunzione con la Via Verde della Costa dei Trabocchi, con le piste ciclabili e anche con una grande idea di riconversione di Punta Penna. Una riconversione che rincorriamo da anni e che può avere forza in un progetto così bello e suggestivo”.
L’apertura dell’area sosta camper è prevista per la prossima primavera, con decine di postazioni attrezzare in un’ampia area verde. “Nostro padre ha creduto in questa zona acquistando i terreni nell’ormai lontano 1998- spiegano Silvio e Simone Iacovitti – . Noi continueremo il percorso tracciato con la speranza che si faccia chiarezza a livello politico e che possano vivere in armonia le attività portuali, le aziende industriali e altre iniziative non inquinanti con le attività turistiche che stanno nascendo in zona e che creeranno sicuramente opportunità di lavoro per tanti giovani“.