Continua a creare disagi l’emergenza idrica che da tempo interessa il territorio. La questione della diga di Chiauci e la scarsità di precipitazioni non smettono di destare preoccupazione. L’ennesimo grido d’allarme arriva dalla CIA Chieti-Pescara: manca l’acqua nei Consorzi e a pagare sono gli agricoltori. “Fenomeno che non siamo più disposti a tollerare”, dichiara il presidente Nicola Sichetti alla luce della situazione in cui si trovano i Consorzi di Bonifica Sud e Centro.
“L’emergenza idrica delle ultime settimane – afferma – ha messo a dura prova le imprese agricole, le quali non hanno potuto disporre di un adeguato approvvigionamento di acqua per le colture. Sicuramente la scarsità di precipitazioni di quest’anno ha inciso molto su questa grave e preoccupante situazione, ma l’azione di prevenzione del Consorzio, a nostro avviso, poteva essere più incisiva nonostante vari incontri, solleciti e avvertimenti ad adottare misure preventive efficaci”.
Dopo la diga di Chiauci la preoccupazione sale anche per quella di Penne: “Un maggiore accumulo di risorse idriche – sostiene Sichetti – l’adozione di un piano di turnazione, il ripristino delle pompe di sollevamento e una campagna di sensibilizzazione degli utenti ad un utilizzo oculato dell’acqua, avrebbero potuto contenere l’emergenza”.
“Ora la necessità è evitare che una situazione emergenziale simile si verifichi anche nei prossimi anni – sottolinea il presidente -. Per questo motivo, vista l’importanza fondamentale della risorsa idrica per il nostro settore e considerando che il contributo da parte degli agricoltori a sostenerne i costi è molto alto, chiediamo ai commissari dei Consorzi Sud e Centro, Michele Modesti e Paolo Costanzi, un incontro urgente per fare il punto della situazione sugli investimenti in essere e sul nuovo piano di classifica per il riparto della contribuenza consortile”.