Sono numeri al rialzo quelli presentati dalla società interessata all’acquisto dell’autoporto abbandonato di San Salvo. Solo stamattina avevamo parlato degli interessamenti al sito citando una ricaduta occupazionale da 800/1000 posti di lavoro [LEGGI]. Il progetto che accompagna la risposta all’avviso di vendita dell’Arap è di ben altra portata.
Questo pomeriggio, il cda dell’Agenzia Regionale delle Attività Produttive si è riunito per esaminare la proposta. Tra i diversi pervenuti, l’interessamento concretizzatosi è quello della Engineering 2K spa, general contractor internazionale nel settore della logistica. La medesima società si è occupata quattro anni fa della costruzione del centro Amazon di Passo Corese, oggi uno dei più grandi d’Italia, ma addirittura più piccolo di quello che verrebbe realizzato a San Salvo. Aumentano, quindi, gli [ant_dx]indizi che portano al colosso statutinense leader mondiale dell’e-commerce.
Nero su bianco, nell’iniziativa economica sono elencati i numeri: 248 milioni di euro di investimento per un centro che occuperà già all’entrata in funzione 2.500 addetti che lieviteranno a 3.150 una volta entrato a regime. La superficie totale dell’insediamento sarà di 256.191 metri quadri con un unico grande capannone (le attuali strutture saranno rase al suolo), parcheggi, fermate autobus ecc.
Le attività previste: servizi di distribuzione delle merci, ricovero automezzi pesanti, magazzinaggio, supporto ai trasporti e simili (complesso logistico, deposito a uso logistico, logistica per e-commerce, deposito-stoccaggio, supporto alla distribuzione delle merci, carico-scarico, ricevimento, movimentazione, confezionamento e spedizione di merce e prodotti e simili) e attività accessorie.
La Engineering 2K ha già versato una cauzione da 370mila euro. All’attuale superficie del sito dell’autoporto si aggiungono i lotti opzionati ai privati. Indicativamente, l’area di espansione si estenderà fino alla fascia di rispetto dell’A14.
Il sito dell’autoporto è stato messo in vendita dall’Arap (dopo il decreto del passaggio di proprietà da parte del presidente abruzzese Marco Marsilio) per 3,7 milioni di euro. Da questa cifra sono escluse le rampe di accesso dalla Statale “Trignina” che resteranno di proprietà dell’Arap e che all’epoca della realizzazione dell’autoporto costarono 3 milioni dei 9 circa spesi.
Nella riunione di questo pomeriggio, il cda dell’Arap ha preso atto della proposta dando mandato al direttore generale di predisporre gli atti necessari per la definizione della procedura.
Come si può dedurre, sono numeri altissimi in grado di primeggiare con l’arrivo, a fine anni Sessanta, di Siv e Magneti Marelli che potrebbero far segnare un’inversione di tendenza in un territorio legato a doppio filo con il settore automotive in difficoltà e che negli ultimi anni ha tristemente contato i posti di lavoro persi tra chiusure e riduzioni di personale.