“Non ci sono inciuci”, scandiscono Giuseppe Tagliente e Luciano Lapenna. Però, nel momento in cui i due rivali si siedono uno di fianco all’altro per parlare del nuovo ospedale, scattano gli allarmi a destra e a sinistra. Pur escludendo alleanze tra di loro, Lapenna e Tagliente un messaggio sembrano lanciarlo: non spariremo dalla scena. Questa è l’interpretazione prevalente nella politica vastese. Entrambi possono ancora incidere sulle elezioni 2021.
Nel Pd perde pezzi la commissione reggente che deve traghettare il partito fino al congresso: Fabio Giangiacomo lascia. Lo conferma il segretario provinciale, Gianni Cordisco: “Tecnicamente non sono dimissioni. Il Pd regionale aveva chiesto il suo impegno e lui aveva dato l’ok. Ora ha ritirato quell’impegno”. Il primo ad abbandonare non solo il comitato, ma anche il Pd era stato Angelo Pollutri per fondare il Polo civico insieme ad Angelo Bucciarelli, Corrado Sabatini e Luigi Masciulli. Ieri Pollutri era presente al briefing di Lapenna e Tagliente: “La mia era semplice curiosità”, dice. “Mi aspettavo un colpo di scena. Sono rimasto colpito, condivido che si debba fare un gioco di squadra, ma sono due persone che hanno ruoli pesanti nelle case più grandi della destra e della sinistra”.
Il quadro è ancora confuso. Menna deve fare i conti anche con quella parte del mondo ambientalista che non ha digerito il taglio dei pini in via Ritucci Chinni: mentre i manifestanti incontravano il sindaco in municipio, le motoseghe entravano in azione.
Intanto, sulle vetrine di un locale di piazza Verdi, spuntano i manifesti del Comitato civico di Angela Pennetta: in uno c’è il suo volto, nell’altro un cuore multicolor con la scritta nera “L’arcobaleno sta per spuntare”.
La frammentazione, però, potrebbe non essere un male per il sindaco che, pur con delle defezioni, dovrebbe riuscire a riproporre la coalizione del 2016 e trovarsi di fronte diversi avversari l’uno contro l’altro. Da destra gli arriva una bordata. La situazione finanziaria del Comune “è tremendamente critica”, affermano i consiglieri comunali Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Vincenzo Suriani e Francesco Prospero di Fratelli d’Italia, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro della Lega e Guido Giangiacomo (Forza Italia). Il piano di riequilibrio “è stato sonoramente bocciato dai revisori dei conti. Menna e il suo dirigente volevano riequilibrare i conti dell’ente facendo un nuovo spaventoso mutuo agevolato da 500.000 euro l’anno per i prossimi 15 anni a carico dei cittadini”. Secondo il centrodestra, “tutti gli scenari si aprono, compreso il dissesto del Comune, dopo 15 anni di sperperi e di regalie targate centrosinistra” [LEGGI la replica di Menna]. A destra, però non hanno ancora affrontato la scelta del candidato sindaco. È evidente che, su questo, Tagliente non rinuncerà a dire la sua.