“Siamo tutti un po’ emozionati. È come se fosse un po’ per tutti il primo giorno di scuola“. Nel giorno del rientro in classe, a distanza di sei mesi dall’ultima volta, anche i genitori vivono con emozione questo momento. I bambini iniziano a prendere dimestichezza con le nuove regole che dovranno rispettare per stare a scuola e, nel primo giorno, sono le insegnanti e il personale scolastico a guidarli nella nuova esperienza. Dovranno entrare da soli, indossando la mascherina, senza poter tenere per mano i propri compagni e dovendo fermarsi, prima di raggiungere l’aula, a misurare la temperatura.
Gli ingressi scaglionati hanno favorito l’afflusso dei bambini e la presa di conoscenza dei percorsi da seguire e, come prevedibile, c’è voluta un po’ di pazienza per avviare la macchina scolastica, in particolare nelle strutture che ospitano un gran numero di studenti. Ripensando ai mesi trascorsi tra i genitori ci sono chiaramente “dei timori, ma cerchiamo di non trasmetterli ai bambini. La speranza è di poter fare tutto l’anno in presenza senza problemi”.
È stata una nuova esperienza per i bambini della scuola primaria Ritucci Chinni, della Nuova Direzione Didattica, che, in questa prima parte dell’anno, saranno accolti nelle aule dell’istituto Salesiano e della parrocchia San Marco, visto che la loro scuola è oggetti di lavori.
Siamo andati a sentire cosa pensano delle misure anti-Covid i genitori della scuola “Martella” dell’istituto comprensivo G.Rossetti. La strada, via Bachelet, è stretta, quindi il rischio assembramenti c’è. In attesa dell’ingresso, però, famiglie e alunni con le mascherine. A regolare il traffico è intervenuta la polizia locale.
Spazio anche alle voci raccolte all’ingresso della scuola primaria Spataro, dell’istituto Comprensivo 1, dove qualche genitore ha evidenziato un po’ di spaesamento in questa prima giornata. Qui abbiamo raccolto anche la testimonianza di un autista di scuolabus che ci ha spiegato come si svolgerà il servizio.