“Il mare è tutta la mia vita”, dice e ripete Anna Maria Verzino. Settant’anni fa, appena quattordicenne, salì per la prima volta sulla barca da pesca “da sola”, ricorda subito dopo aver ricevuto il Premio Nuvoletti dell’Accademia italiana della cucina.
Davanti a Gloria, la barca tirata in secco sulla spiaggia ciottolosa del litorale nord di Casalbordino, i presidenti regionale e locale dell’istituzione culturale nata nel 1953 per tutelare le tradizioni culinarie, Giovanni D’Amario e Rocco Pasetti, consegnano la targa alla sposa del mare in una cerimonia semplice come Anna Maria, che della pesca si è innamorata quando aveva “cinque anni. Volevo andare in barca, ma il mio papà me lo proibì perché ero troppo piccola”, però le chiese di aiutarlo a portare le attezzature. Nove anni dopo, l’opportunità che aspettava: a bordo dell’imbarcazione, “che una volta era a remi, non a motore come ora”, iniziò la sua vita in mare e per il mare.
“Quando abbiamo inviato la relazione alla sede nazionale dell’Accademia – racconta Pasetti – la risposta è arrivata immediatamente: la proposta non poteva che essere subito accettata”.
Lo scorso anno l’Accademia della cucina ha approvato il disciplinare del brodetto di pesce, con cui il piatto tipico vastese è entrato nel patrimonio gastronomico italiano. Il primo passo di un percorso che dovrà portare alla valorizzazione della pietanza regina della tradizione culinaria locale.