Sale la tensione nel mondo politico vastese sul futuro del Parco Aqualand del Vasto. Il centrodestra accusa l’amministrazione di voler vendere la struttura del divertimento acquatico violando il divieto imposto dal Consiglio comunale. Il sindaco, Francesco Menna, risponde parlando di “fantanotizia”.
La vicenda torna a surriscaldare il clima politico al termine di un’estate in cui il Parco di via Incoronata, su decisione dei gestori, è rimasto chiuso per l’emergenza Covid-19. Decisione che ha causato le polemiche dell’opposizione, che ora riparte all’attacco puntando il dito contro la Giunta di centrosinistra, accusata di voler mettere piscine e scivoli nelle mani di privati: “Siamo contro ogni tipo di alienazione del nostro parco acquatico, in conformita con quanto stabilito, all’unanimità, dal Consiglio comunale di Vasto nella seduta del 15 luglio scorso”, scrivono in un comunicato congiunto i consiglieri comunali Francesco Prospero e Vincenzo Suriani di Fratelli d’Italia, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro della Lega, Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Guido Giangiacomo (Forza Italia) ed Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro).
Menna: “Nessuna vendita” – “Il Consiglio comunale – replica il sindaco – ha stabilito, soprattutto con i voti della maggioranza, che l’Aqualand non si vende, ma verrà esperita una procedura ad evidenza pubblica per la gestione. All’Albo pretorio è pubblicata la determina con i nomi degli esperti cui è demandata la quantificazione del valore del bene da mettere a gara e la determinazione della procedura da seguire. Nessuna vendita. Si tratta di una fantanotizia forse riferibile a qualcuno che si diverte a mettere in giro false voci”.