Dopo l’incontro di stamattina in Regione [LEGGI], fioccano le prese di posizione in difesa del nuovo ospedale di Vasto-San Salvo. Maggioranze e opposizioni dei Comuni coinvolti chiedono alla Regione di avviare la realizzazione del nosocomio promesso 21 anni fa quando furono acquistati i terreni di località “Pozzitello” al confine tra le due principali città del Vastese.
Al vertice di stamattina sono stati invitati anche i sindaci di Cupello, Monteodorisio e Casalbordino. Quest’ultimo Comune non ha partecipato alla riunione nonostante la candidatura, tre mesi fa, a ospitare un “Ospedale unico di costa Lanciano-Vasto”.
La delibera di giunta concretizza i timori espressi da più parti sulla volontà di accantonare l’idea del nosocomio in località “Pozzitello” a favore di un’altra struttura unica con Lanciano.
[ant_dx]Nel documento del 18 giugno scorso si legge che “la Regione Abruzzo ha formulato una proposta per la realizzazione di un ‘Ospedale Unico di Costa Lanciano/Vasto’ da ubicarsi nei territori costieri di tali ambiti” e che il Comune, sposando ampliamente tale ipotesi, “vuole promuovere la candidatura del proprio territorio comunale, in considerazione del bacino d’utenza, della posizione territoriale nonché tutte le infrastrutture insistenti”.
La delibera di giunta, poi, indica anche la localizzazione proposta come sito del nuovo ospedale individuato in “località S. Stefano, a ridosso della SS16 Adriatica, della costruenda strada provinciale per Villalfonsina, della Stazione Ferroviaria e nelle vicinanze dello svicolo autostradale della A14. Ritenuto di esprimere la candidatura del Comune di Casalbordino affinché la Regione Abruzzo possa considerare tale territorio, ritenuto idoneo alla realizzazione dell’opera pubblica riconoscendo una peculiarità in ragione della presenza umana del bacino, nonché un assetto paesaggistico costiero pregevole, in grado di confrontarsi con altri punti notevoli della costa Adriatica che offre aspetti e vedute complesse mai uguali, proiettando il sistema collinare e montuoso direttamente sulla costa e aprendo l’interno del territorio provinciale al mare. In questa unità si inserisce un insieme di comuni costieri tra cui Vasto, Ortona, San Vito, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro”.
M5S: “PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA” – Come detto, le reazioni non sono mancate. I consiglieri regionali del M5S, Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri accusano la giunta di centrodestra della Regione: “Diventa chiaro il suo piano. C’è la volontà politica di accorpare i due ospedali per realizzarne uno solo, lontano dai centri a maggior densità di popolazione. Portare a termine un progetto così vorrebbe dire voltare le spalle a tutto il territorio, creando un’ulteriore voragine tra la sanità.
Un ospedale di costa sarebbe quanto di più lontano dalle reali esigenze di questo territorio. Abbiamo un entroterra che ha già perso ospedali come Atessa, Gissi e Casoli. Davanti a certe notizie, noi non staremo sicuramente in silenzio. Se dovesse essere confermato questo progetto inaccettabile per il nostro territorio, saremo pronti a scendere in piazza, raccogliere firme, fare sit-in e manifestazioni per impedire al centrodestra di dare un altro colpo letale a questa parte di Abruzzo. Il diritto alla salute dei cittadini è uguale in ogni zona della regione, e se Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia lo hanno dimenticato, ci penseremo noi a ricordarlo”.
PD SAN SALVO: “SIAMO ACCANTO AL SINDACO” – Il Pd di San Salvo si dichiara accanto alle posizioni del primo cittadino Tiziana Magnacca e degli altri sindaci: “Il loro secco No alla realizzazione di un ospedale unico Vasto-Lanciano non può che trovare il nostro totale appoggio nonché il nostro pieno sostegno. Insieme a lei e ai sindaci del territorio ci batteremo affinché la Regione Abruzzo prosegua il progetto già avviato che prevede la realizzazione del nuovo ospedale sui terreni acquistati dalla Asl nel 2006. Non comprendiamo le logiche, solo politiche, che stanno spingendo la Regione Abruzzo a desistere da un progetto importante, ma soprattutto necessario per il Vastese che oltre a superare le 150mila utenze, potrebbe, con il vicino Molise, allargare ed ampliare servizi indispensabili per la salute dei cittadini dando tra l’altro modernità assistenziale. Ci appelliamo infine ai rappresentanti regionali del centrodestra, Manuele Marcovecchio (Lega) e Sabrina Bocchino (Lega) affinché si uniscano anche loro alla sindaca Magnacca (Lega) e agli sindaci del territorio in questa battaglia che non deve avere colore politico.
TAGLIENTE: “PATTO PER IL NUOVO OSPEDALE” – L’ex sindaco di Vasto, Giuseppe Tagliente, che all’epoca, alla guida del Comune, acquistò i terreni (rivenduti qualche anno più tardi alla Asl) lancia la proposta di un “Patto tra tutte le forze politiche locali”. Il fondatore del comitato in Difesa del “San Pio” prima, però, spiega: “Sull’idea di un ospedale Vasto-Lanciano non mi sembra vi siano state dichiarazioni ufficiali (anche se il Comune di Casalbordino parla, al contrario, di proposta ricevuta dalla Regione, come spiegato in prcedenza, ndr). Rilevo anzi che le ultime affermazioni dell’assessore regionale Nicoletta Verì hanno confermato la volonta politica di realizzare il nuovo ospedale in contrada Pozzitello. Se mai ve ne fossero state avrei preso le distanze dal centrodestra e se mai comunque ve ne fossero non avrei esitazione alcuna a dar vita ad un movimento di opposizione a questo insensato progetto in assoluta coerenza con quanto ho sostenuto sin da quando ero sindaco della città”.
“Suggerisco al presidente e alla giunta regionale e ai partiti della maggioranza in consiglio regionale di pronunziarsi subito esplicitamente e ufficialmente riguardo alla localizzazione del nuovo nosocomio del Vastese in contrada Pozzitello e di dare, a scanso di nuovi equivoci, sostanza a questa volontà mediante l’affidamento dell’incarico del progetto esecutivo dell’opera”.
“Analogamente, al fine di evitare possibili nuovi inciampi sia di carattere politico che di campanile che hanno sino ad oggi rappresentato il principale ostacolo alla realizzazione del nuovo presidio sanitario, mi permetto auspicare un Patto per l’Ospedale del Vastese tra tutte le forze politiche locali. Si discuta e si litighi insomma su tutto, tranne che sul nuovo ospedale perché la sanità, come la vicenda coronavirus sta dimostrando, è un bene primario”.
Telegrafico sull’argomento, pubblicamente, il consigliere regionale Manuele Marcovecchio: “Il nuovo ospedale di Vasto e del nostro territorio si realizzerà in località Pozzitello. Per quanto mi riguarda passo e chiudo”.