I proprietari di terreni e strutture turistiche vogliono dire la loro sul futuro della Riserva di Punta Aderci. Chiedono di avere un rappresentante nel comitato di gestione. La risposta dell’amministrazione: il comitato si riunisce poco e si occupa di questioni tecniche, meglio istituire tavoli tematici. Ieri si è concluso così il confronto tra l’associazione Terre di Punta Aderci e l’amministrazione, rappresentata dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, dalle assessore all’Ambiente e all’Agricoltura, Paola Cianci e Anna Bosco, e dall’avvocato Alfonso Mercogliano.
“Le regole prescrittive sono solo a carico nostro e non di chi viene da fuori”, ha sottolineato Michele Bosco, presidente del sodalizio.
“Vogliamo che la Riserva cresca e che crescano i servizi”, ha detto l’avvocato Anna Roselli.
“È una costa bellissima, ma di difficile accesso ai turisti per la mancanza di segnaletica”, ha fatto notare Roberta Presenza dell’Associazione nazionale B&B e affittacamere. “La spiaggia di Mottagrossa quest’anno è il fulcro della Riserva, ma vanno migliorati gli accessi: lì ci sono due case e gli abitanti devono sopportare polvere e bisogni umani dietro i cespugli”, oltre alle discariche abusive.
“È ora – sostiene Nicola Giarrocco – che questa associazione partecipi alla gestione della Riserva, che è per un terzo demaniale e per due terzi di proprietà privata”.
Chiesta anche l’istituzione di un marchio di qualità per i prodotti di Punta Aderci.
Si farà la revisione del Piano di assetto naturalistico (Pan), “che vi vedrà coinvolti come tutti i portatori di interessi”, ha assicurato Paola Cianci, che ha promesso anche “una nuova cartellonistica”. Riguardo al problema rifiuti, “di qui a un mese – ha annunciato Menna – si apre l’isola ecologica e le discariche dovrebbero diminuire”.
L’appuntamento col nuovo Pan è per ottobre. Con la promessa di coinvolgere tutti. Sarebbe la prima volta.