Ambientalisti vastesi si organizzano in “una nuova formazione politica ambientalista e culturale, apartitica e laica”: così il referente, Nicholas Tomeo, definisce il neonato Forum civico ecologista, “la cui partecipazione avviene senza alcuna distinzione di sesso, genere, appartenenza, cultura”, si legge nella nota che annuncia la costituzione del soggetto politico.
“Martedì sera infatti, presso la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, l’assemblea costituente del Forum – la quale ha visto la numerosa e trasversale partecipazione di personalità storiche dell’associazionismo locale e di soggetti provenienti di varie esperienze professionali, mediche, scolastiche, pedagogiche e scientifiche oltre che dei ragazzi e delle ragazze del Friday For Future – ha approvato il manifesto politico”.
Il Forum annuncia iniziative politiche “che valorizzino la potenzialità che Vasto possiede al suo interno, anche attraverso collaborazioni con le realtà scolastiche presenti in città. Quello di martedì scorso è stato solo il primo incontro costituente, ma a breve annuncerà nuovi incontri pubblici e aperti, per costruire insieme a tutti e tutte la città che vogliamo nel presente e nel futuro”.
Presenti alle elezioni comunali 2021? “Non lo escludiamo ma non lo possiamo confermare”, si limita a dire Tomeo, “perché il forum nasce con un altro intento, specificato nel manifesto politico”, in cui i fondatori auspicano “una inversione di rotta nelle politiche ambientali portate avanti dalle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi trent’anni”.
Le azioni mirate del Forum saranno rivolte “alla tutela e alla valorizzazione delle due riserve naturali di Punta Aderci e Marina di Vasto, svilite nel loro ruolo naturalistico e utilizzate solo come brand turistico; la promozione di azioni finalizzate all’arretramento della zona industriale e al recupero dei capannoni dismessi per scopi commerciali e turistici compatibili con la Riserva naturale di Punta Aderci; il monitoraggio della qualità dell’aria nella zona industriale di Punta Penna; la tutela e la salvaguardia della Riserva Marina di Vasto, ad oggi – afferma Tomeo – lasciata quasi all’abbandono, con azioni finalizzate alla conservazione delle dune e della vegetazione retrodunale; la tutela del verde pubblico e del patrimonio arboreo cittadino attraverso l’approvazione di un regolamento, la sua puntuale applicazione e la messa in campo di una serie di azioni tra cui la piantumazione di alberi ed essenze arboree seguendo le indicazioni degli esperti; la massima tutela della costa che dev’essere salvaguardata dalla cementificazione; la promozione di azioni ed iniziative plastic free; la netta riduzione del consumo di suolo pubblico attraverso varianti al Piano Regolatore Generale; l’incentivazione alla mobilità sostenibile; la prevenzione del randagismo e l’approvazione di un regolamento per il benessere animale; la valorizzare dei siti archeologici e così via”.