“Un’altra pagina da dimenticare quella scritta in questi giorni per il complesso immobiliare Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro, fermo da anni e quando la soluzione sembrava ormai ad un passo, tutto si rimette in discussione”. A dirlo è il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, capogruppo di minoranza, Gabriele Di Bucchianico, a seguito della notizia del nulla di fatto per la vendita del Mario Negri Sud [LEGGI QUI].
“Gli avvenimenti, però, non possono stupirmi più di tanto. – dice Di Bucchianico – Il 20 giugno scorso feci una Pec alla Provincia e al presidente Mario Pupillo nella quale chiedevo di poter accedere a tutti i documenti riguardanti la vicenda del Mario Negri Sud perché ritenevo ci fosse qualcosa di poco chiaro. I miei dubbi, più che fondati alla luce di ciò che è accaduto, erano in merito all’aggiudicazione dell’appalto ad una Onlus che vive di offerte e si occupa di invalidi e mutilati del lavoro. Mi sono subito chiesto – spiega il consigliere FdI – come una Onlus avesse potuto avere una capacità finanziaria così importante, pari ad oltre 10 milioni di euro, e come avesse potuto poi garantire una attività di ricerca nel campo biomedico e farmacologico come richiesto dal bando stesso. Ma, al di là di queste mie considerazioni, la cosa che più mi stupisce è come sia stato possibile accettare un assegno bancario e non circolare in una così delicata ed importante trattativa. Oggi più che mai siamo consapevoli dell’importanza della ricerca in campo biomedico e dell’importanza di avere nel nostro territorio una struttura del genere e non possiamo permetterci ritardi e leggerezze”. [mar_dx]
“Il presidente Pupillo, che oggi si dichiara amareggiato, avrebbe fatto bene a non essere così superficiale ed a manifestare la sua soddisfazione parlando di boccata di ossigeno per la Provincia di Chieti. Nessuna boccata di ossigeno, anzi, – conclude la nota Di Bucchianico – si rischia di svendere un rilevante patrimonio pubblico. Ora si ricomincia, ed il tempo passa, e la struttura continua a degradarsi. Il presidente farebbe bene a far gestire la questione ad un commissario straordinario ed a rassegnare le dimissioni”.