Il sindaco di Vasto riferisca in Consiglio comunale, nella seduta di domani, “a chiarire la situazione e si attivi immediatamente per circoscrivere il focolaio di immigrati positivi”. La notizia di 5 contagiati da Covid-19 tra i 42 migranti arrivati a Vasto da Lampedusa scatena le proteste della destra. “Siamo stati i primi a lanciare l’allarme, mentre Menna prendeva in giro i vastesi”, attaccano Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
“Dieci giorni fa avevamo sostenuto il pericolo costituito dall’arrivo di oltre 30 migranti appena sbarcati in Sicilia nella nostra città, e avevamo denunciato il silenzio complice del nostro Comune. Il sindaco Menna ci rispose che FdI giocava sulle paure della gente, che Suriani e Prospero erano due demagoghi, che grazie alle sue scelte sullo Sprar a Vasto non sarebbero arrivati altri immigrati clandestini e che quelli che erano in arrivo erano tutti certamente ‘negativi’.
Questo episodio la dice lunga sulla credibilità di Francesco Menna e sulla superficialità della sua gestione in materia di immigrazione. Ora a noi non interessano le polemiche ma la salute pubblica dei cittadini di Vasto e dei vastesi in generale. Venga il sindaco, domani, in Consiglio comunale a chiarire la situazione e si attivi immediatamente per circoscrivere il
focolaio di immigrati positivi. Subito. La smetta con prese di posizioni ideologiche, quelle sì demagogiche, sull’accoglienza scriteriata di immigrati che stanno portando la provincia di Chieti – sostengono Suriani e Prospero – a livelli intollerabili di contagio Covid. Vogliamo chiarezza, ne vale la sicurezza e la salute di un intero territorio”.
Lega: “La Giunta Menna non è credibile” – La Lega Mette il dito nella piaga: “I cittadini vastesi, privi di un’amministrazione efficiente e in grado di farsi rispettare, non sanno più a che santo votarsi”, dicono Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro.
“Menna è troppo preso a consegnare medaglie e targhe, per cercare di rialimentare un consenso ai minimi termini, e non si accorge della perdita di credibilità della sua gestione. Vasto – polemizzano i due consiglieri comunali del Carroccio – ormai è una sorta di raccoglitore di problemi. Lui continua ad annunciare tavoli, ma sono tavoli senza piedi. Non producono alcuna soluzione. La sinistra, in tema di migranti, è troppo tiepida ed espone il nostro popolo a ulteriori pericoli. Saremmo anche di parte, ma con Salvini ministro non sarebbe finita così”.
“Oltre al danno, la beffa”, commenta il segretario regionale della Lega, Luigi D’Eramo. “Daremo battaglia per preservare il territorio vastese proprio come abbiamo fatto nel territorio marsicano, è nostro dovere garantire la sicurezza sociale e sanitaria delle nostre comunità”. Alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, “contesto le scelte incoscienti di spalmare ovunque i migranti. È sotto gli occhi di tutti – sostiene il deputato leghista – che il Governo Pd-5S fa scontare al resto d’Italia la sua inefficienza nel gestire i flussi migratori” mentre è positivo il giudizio del numero uno del Carroccio abruzzese sull’operato dell’assessora regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, sua collega di partito, per quello che D’Eramo definisce “eccessivo zelo, sempre a tutela delle nostre comunità, con cui sta monitorando i 250 migranti presenti nella nostra regione”.
Marinucci: “Sconcertato” – Sulla questione interviene anche il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, “visto che il centro d’accoglienza è ubicato nelle vicinanze del mio comune”. Il primo cittadino dice di essere rimasto “sconcertato dalla notizia e chiedo un controllo costante della Prefettura e del Comune di Vasto. Occorre una presenza più incisiva delle “forze dell’ordine. Queste scelte non possono essere pagate dalla collettività”.
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