Stop all’immondizia nella terza vasca del Civeta gestita dalla Cupello Ambiente fino alla fine del febbraio 2021. È quanto comunicato dal servizio Rifiuti del dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Abruzzo alla società e al Comune di Cupello.
La discarica è quella da 450mila metri cubi sequestrata dai Noe di Pescara nel marzo 2019 nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Vasto su aspetti poco chiari nell’arrivo dei rifiuti da altre regioni d’Italia. Il grande invaso è stato danneggiato da quattro incendi e da alcune frane che hanno interessato un versante.
Nel febbraio di quest’anno, il tribunale ha accolto la richiesta di dissequestro avanzata dalla società privata citando il completamento delle opere riparatorie. Così, la Cupello Ambiente chiese di tornare ad accogliere rifiuti, ma intervenne la Regione che sospese l’Autorizzazione Integrata Ambientale per sei mesi perché quegli interventi richiesti non erano stati né portati a termine né concordati con il servizio regionale stesso. Un colpo di scena che in qualche modo smentì la decisione del tribunale e bloccò la società che già aveva posizionato all’interno dell’invaso i new jersey per delimitare le aree danneggiate.
Nei mesi scorsi, tra i lavori completati, sono stati ripristinati i pozzetti di captazione del biogas. Mancano invece il ripristino della guaina protettiva posta a isolamento del terreno sul versante interessato dallo smottamento e i lavori per assicurare una corretta raccolta del percolato.
Sarà emergenza dei rifiuti? Per adesso no, il Civeta ha tamponato riaprendo la prima vasca da 300mila metri cubi. Esaurito quello spazio a disposizione, il consorzio intercomunale vuole accatastare rifiuti sulla sommità dello stesso invaso per 61mila metri cubi. Questo progetto è stato presentato al comitato Via nei mesi scorsi. L’argomento sarà nuovamente trattato in una seduta del prossimo 17 settembre che potrebbe dare il via libera all’aumento di volumetria.
Quello dei conferimenti è solo una delle vicende che stanno interessando il polo tecnologico. Il commissario del Civeta, Valerio De Vincentiis, ha dichiarato, dopo i ripetuti incendi, di voler procedere alla rescissione del contratto di gestione con il privato della terza vasca. Ad oggi non è dato sapere a che punto è l’iter e lo stesso commissario si è chiuso da tempo in silenzio stampa.
Dopo il sequestro, i rifiuti del Vastese hanno viaggiato verso gli altri impianti regionali con inevitabili aggravi dei costi per le quali diversi Comuni hanno annunciato azioni risarcitorie. Francesco Menna, primo cittadino di Vasto, conferma: “È giusto che la magistratura continui a fare l’importantissimo lavoro svolto finora. Per quanto riguarda i conferimenti, il Comune di Vasto ha impegnato 280mila euro per non gravare sulle tasche dei cittadini, ma quando saranno accertate le responsabilità di questa situazione, chiederemo il risarcimento dei danni e di tale cifra”.