Gestione piano emergenza con regia del prefetto Armando Forgione, accelerazione della spesa delle risorse, ricerca di maggiori risorse. Sono le tre linee direttrici che tutti gli enti coinvolti nell’annoso problema idrico dovranno percorrere per scongiurare altri giorni da incubo come quelli, gli ultimi di una lunga serie, dello scorso fine settimana quando le marine di Vasto e San Salvo sono rimaste a secco con il pieno dei turisti e una pandemia in corso [LEGGI].
Questa mattina in prefettura a Chieti si è tenuto il vertice istituzionale al quale hanno partecipato i sindaci di Vasto e San Salvo, Francesco Menna e Tiziana Magnacca, il questore di Chieti Ruggiero Borzacchiello, il vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, i rappresentanti delle forze dell’ordine territoriali e di Arap e Sasi.
Gli obiettivi primari – come lo sono già da tempo – restano il completamento degli interventi sulle reti idriche da parte dalla Sasi e sul quale sta lavorando anche l’Ersi. La necessità è procedere senza ritardi alle progettazioni necessarie a poter accedere ai finanziamenti statali o da parte di Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente).
Con la stessa priorità si cercherà di terminare i lavori sulla diga di Chiauci per aumentarne così la capacità e operare a pieno regime.
[ant_dx]Il tavolo sarà riconvocato per fine mese.
Insomma, i buoni propositi sono tanti e, ahimé, già sentiti in tante precedenti occasioni. I prossimi mesi ci diranno se si concretizzeranno.
MAGNACCA: “MANCA PIANO DI EMERGENZA” – Il sindaco di San Salvo, oltre a ringraziare il prefetto per la convocazione del tavolo, sottolinea vari aspetti della crisi idrica: “I miei cittadini insieme al comparto turistico, agricolo e industriale sansalvese, hanno subito un serio danno anche all’immagine. Non si avrà un bel ricordo del sud della costa abruzzese nella memoria di chi è partito senza avere che poche gocce di acqua. Tuttavia come sindaco non mi appassionano i processi. Quelli si fanno in altre aule. Ho chiesto che la Sasi appronti un vero e proprio piano di emergenza che, nel caso di specie, è mancato. La fornitura di autobotti ai cittadini e un servizio vero e tempestivo per il riempimento delle cisterne. Non ci si può più affidare al buon senso e al buon lavoro degli operatori che chiedono a chi l’acqua. Non ci si può neppure affidare a un call center straniero che rinvia agli uffici, poi risultati chiusi”.
“La diga deve poter funzionare a breve a pieno regime, con il maggior quantitativo possibile di invaso – continua il primo cittadino – Poi che la sua acqua finalizzata al consumo umano debba essere solo una riserva e non una distribuzione fisiologica ci è chiaro. Sono stati sollecitati i lavori che mancano ma soprattutto le autorizzazioni degli enti sovraregionali. L’assessore Imprudente, l’Ersi, unitamente al presidente Marsilio e alla giunta, hanno assunto un impegno poi mantenuto. Mai nel Vastese erano stati investiti sei milioni di euro. Il commissario del Consorzio di Bonifica Sud, Michele Modesti, ha illustrato che si stanno predisponendo nuovi lavori per il completamento della diga di Chiauci per consentirne il pieno utilizzo. Molto lavoro deve essere ancora fatto e fatto celermente, sentendosi in questo impegnata la società Sasi e il Consorzio di Bonifica Sud che non solo devono monitorare le loro infrastrutture, ma agevolarne l’ammodernamento con un atteggiamento manageriale e non burocratico”.
“Infine, si deve ricreare una comunicazione sempre connessa con i Comuni, ultimo anello della catena che poi, ahimé, vive le conseguenze dei ritardi, delle inadempienze e a volte anche del poco impegno di altri, ma che si confronta quotidianamente con i cittadini che chiedono ai sindaci risposte per risolvere la mancata uscita dell’acqua dai rubinetti in piena estate”.
MENNA: “NECESSARIO IL CONTRIBUTO DEI PARLAMENTARI DEL TERRITORIO – Il sindaco vastese pone l’acceso sul contributo che deve arrivare dai parlamentari del territorio.
“Da ciascuno dei presenti – dice – è pervenuta la richiesta al prefetto di coordinare una cabina di regia che renda efficiente il livello comunicativo tra tutti gli enti preposti, tale da non ripetere quanto accaduto nei giorni scorsi. Per questo sono grato al prefetto per la volontà di rendere permanente una cabina di regia istituzionale che coordini la realizzazione degli interventi già programmati e il reperimento delle risorse necessarie ad una soluzione strutturale dell’approvvigionamento idrico del territorio di Vasto e del Vastese. La sua opera di coordinamento è un punto di svolta indispensabile”.
“Proseguiremo poi l’iniziativa del Tavolo istituzionale sull’emergenza idrica nella Provincia di Chieti, in particolare nel Vastese promossa dai senatori Luciano D’Alfonso e Gianluca Castaldi che, in due incontri (22 giugno e 6 agosto) ha prodotto il coinvolgimento del senatore Mario Turco (sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla programmazione economica e agli investimenti), nonché del senatore Salvatore Margiotta (sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). È emerso quanto sia cruciale il contributo che proverrà dai rappresentanti del territorio in vista della programmazione degli interventi necessari che, come comprensibile, avranno bisogno di una consistente copertura finanziaria, inscrivibile in seno alle risorse di provenienza Cipe e soprattutto, sui fondi per il ciclo di programmazione 2021/2027 concepiti nell’alveo delle progettazioni, in fase di definizione, da finanziarsi con i nuovi strumenti europei recentemente varati”.