Un nuovo progetto per la variante di Vasto alla Statale 16. Lo redigerà l’Anas per trovare una soluzione meno impattante di quelle che il Comune ha rifiutato per evitare di deturpare il paesaggio.
Cestinate le ipotesi progettuali di tunnel – per cui “è arrivato il no delle Ferrovie”, ricorda il vicesindaco, Giuseppe Forte – e di viadotto, che sarebbe stato uno scheletro di cemento armato tale da rovinare il panorama da e verso la riviera, era rimasta in piedi la terza opzione: il rilevato stradale, ma “il nuovo tracciato comincerebbe da località Cungarelle e passerebbe al di sotto della Loggia Amblingh, portando lo smog in zone di pregio naturalistico e storico che noi vogliamo preservare dall’inquinamento”, precisa l’assessore ai Lavori pubblici.
Per cercare una soluzione, a luglio si sono seduti attorno a un tavolo i rappresentanti di Anas e Comune. “L’incontro – racconta il vicesindaco – è stato promosso dal senatore Luciano D’Alfonso e si è svolto a Manoppello nei primi giorni di luglio. In videoconferenza si è anche collegato l’amministratore delegato dell’Anas, Massimo Simonini. Al nuovo responsabile della progettazione, ingegner Eutimio Mucilli, ho consegnato il dossier del Comune. Si è mostrato disponibile al confronto, però ci ha detto che non è praticabile l’ipotesi di variante Vasto Nord-Vasto Sud, perché servirebbero 140 milioni di euro”, invece a disposizione ce ne sono 87 per l’intera tangenziale Vasto-San Salvo, attesa da oltre vent’anni. “Mucilli ha già conferito a una società milanese l’incarico per la redazione di un progetto esplorativo finalizzato a individuare una soluzione meno impattante del rilevato stradale. Altrimenti – avverte Forte – siamo pronti a fare a Vasto un movimento come quello No Tav“.