Trenta migranti sbarcati in Sicilia sono destinati a un centro d’accoglienza di Vasto e scoppia una nuova polemica politica.
L’affondo è dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani e Francesco Prospero: “A causa del silenzio di una certa politica, accondiscendente verso le scelte del governo Conte, anche Vasto si trova ad ospitare 30 nuovi migranti, sbarcati in Sicilia, in questa difficile situazione sanitaria e in un periodo di forte risalita dei contagi in tutta Italia. Avevamo denunciato già nei giorni scorsi il silenzio del sindaco Menna di fronte all’arrivo di decine di immigrati nel vastese, tra cui molti positivi individuati poi nel centro di accoglienza di Gissi. Adesso è la volta di Vasto, che accoglierà a breve 30 migranti in un centro di accoglienza straordinario vicino alla città”.
“Il sindaco Menna deve smettere di tacere, deve parlare e soprattutto deve fare da garante per la salute di tutti i cittadini. Sono stati effettuati tutti i tamponi necessari? Sono state disposte le necessarie misure per la quarantena? i controlli sono già stati predisposti? La vigilanza necessaria è già stata predisposta?”, chiedono Suriani e Prospero, che esprimono “sconcerto”.
“Questa e altre domande affliggono i vastesi, mentre non sembrano preoccupare il nostro sindaco. In noi la scelta del governo Conte di mandare 30 immigrati, in una località turistica, con una stagione estiva ancora in corso, desta preoccupazione e sconcerto. Aspettiamo – concludono i rappresentanti di FdI – dalla amministrazione Menna e dal sindaco in prima persona, sugli aspetti sanitari della vicenda, risposte chiare, precise e, una volta tanto, trasparenti”.
Menna: “Tutti negativi al Covid-19. FdI fa leva sulle paure” – “Siamo alle solite”, replica il sindaco, Francesco Menna. “Alcuni consiglieri di opposizione non ce la fanno proprio ad andare oltre la pratica della denigrazione e della speculazione rispetto a situazioni delicate che non come Vasto, ma come Paese Italia stiamo attraversando. Laddove serve fronte comune per trovare le migliori soluzioni possibili, questi consiglieri si lavano le mani e, facendo leva sui timori delle persone, cominciano ad ‘urlare’, dimostrando di non aver capito nulla della situazione che essi stessi denunciano.
Se li avessimo ascoltati, non avremmo aderito al sistema di accoglienza S.P.R.A.R., e questa città avrebbe accolto indiscriminatamente quote di ripartizione destinate al territorio della Provincia di Chieti. Grazie allo S.P.R.A.R., invece, non solo abbiamo fissato il massimale della capacità di accoglienza al 2,5 per cento rispetto alla popolazione vastese, ma, soprattutto, abbiamo accolto migranti richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria già in possesso di un buon livello di integrazione, di conoscenza della lingua e della cultura italiana.
I consiglieri dovrebbero sapere che la piena autonomia decisionale rispetto al coordinamento del sistema di accoglienza sul territorio è di competenza esclusiva del Prefetto di Chieti, il quale, negli scorsi giorni, mi ha informato del trasferimento di 35 unità dalla struttura a nord di Vasto ed del contestuale ricollocamento di 30 unità, su cui sono state effettuate tutte le indagini sanitarie, compreso il tampone Covid-19, risultate tutte negative”, di conseguenza “non vi è nessuna situazione di emergenza sanitaria: il solo paventarlo è un errore colpevole”, dice Menna, che annuncia un incontro col prefetto, Armando Forgione e si appella ai consiglieri di FdI “perché, dopo aver compreso in pienezza la questione, collaborino in ogni sede istituzionale competente – anche in quelle presso cui colleghi di partito sono stati chiamati ad assumere ruoli di governo – nell’individuare soluzioni idonee a questo fenomeno che è complesso, non transitorio”.
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