Nelle scuole mancano le aule per garantire il distanziamento anti-Covid-19? Le lezioni si possono fare in spiaggia usando le strutture esistenti. È sul tavolo della ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, il progetto Insabbiamenti, ideato da Vivere Vasto Marina, il consorzio che raggruppa commercianti e operatori turistici della riviera.
“L’iniziativa”, commenta il il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi, “merita di essere conosciuta e lodata, con piacere posso dire che è già pervenuta all’attenzione della ministra Lucia Azzolina, che l’ha apprezzata. Coniugare la necessità di sicurezza con il normale svolgimento delle attività didattiche sarà una sfida enorme: l’idea di utilizzare strutture marittime adeguate, per fare lezioni all’aperto e sulla spiaggia, è sicuramente una soluzione creativa, che valorizza le possibilità del nostro territorio. All’Italia non mancano di certo le spiagge, il progetto potrebbe quindi essere ripreso su scala più ampia, come supporto alle normali strutture scolastiche. In caso di oggettiva difficoltà nel rispettare le distanze a
scuola, a causa della mancanza di un numero sufficiente di aule, le lezioni all’aperto sulla spiaggia possono rappresentare una valida integrazione.
Anche, ad esempio, con lezioni settimanali nelle scuole in cui viene utilizzata la didattica a distanza. E’ importante – sottolinea Castaldi – permettere a professori ed alunni di vedersi regolarmente e di poter interagire di persona. Il contatto umano, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento, resta un valore insostituibile anche nell’era di Internet”.