La Sasi chiede lo stato di calamità e che venga data la priorità all’uso umano dell’acqua. L’ente che gestisce il servizio idrico integrato ha avanzato la richiesta oggi con una lettera indirizzata al prefetto di Chieti, Armando Forgione, al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al vice presidente della giunta abruzzese Emanuele Imprudente, al direttore generale dell’Ersi, all’Arap e a Francesco Menna e Tiziana Magnacca, sindaci di Vasto e San Salvo.
I nuovi disagi si registrano soprattutto in questi ultimi due comuni a causa del livello idrico della diga di Chauci sceso drasticamente. La situazione sembra avvicinarsi giorno dopo giorno a quella di tre anni fa, quando, a fine agosto, all’interno dell’invaso scorreva solo un rivolo d’acqua (e alla quale fanno riferimento le foto allegate al presente articolo) e nella zona industriale di San Salvo intervennero le autobotti per rifornire le fabbriche più grandi.
[ant_dx]L’acqua proveniente dalla diga alimenta, oltre alla citata zona industriale, le marine di Vasto e San Salvo che da qualche ora, dalle 14, hanno i rubinetti a secco. Circostanza, questa, che ha portato il sindaco Tiziana Magnacca, a sua volta, a scrivere agli enti coinvolti: Sasi, Consorzio di Bonifica (proprietario della diga) e Arap Servizi [LEGGI].
La diga ai minimi termini complica un quadro già complesso a causa delle sorgenti a secco da mesi che hanno portato a pesanti razionamenti in tutti i Comuni.
Per quanto riguarda la richiesta dello stato di calamità, il presidente della Sasi Gianfranco Basterebbe scrive nella comunicazione al prefetto ecc.: “A seguito della riduzione della disponibilità idrica della diga di Chiauci convogliata in distribuzione tramite il common carrier Arap Servizi, la Sasi, ente gestore, non riesce a garantire la normale erogazione idrica nei Comuni di Vasto e San Salvo nelle zone litoranee. Non sono disponibili fonti alternative di approvvigionamento per sopperire anche alla crisi che riguarda la sorgente del Verde, già più volte rappresentata. L’interruzione della fornitura idrica a tutte le utenze delle zone di Vasto Marina e San Salvo Marina sarà immediata, dalle 14.00 di oggi, 28 agosto. Chiediamo che venga riconosciuto lo stato di calamità e di dare priorità all’uso umano della risorsa idrica. In assenza di tale provvedimento la società non riuscirà a garantire l’erogazione idrica a queste zone”.
Una riunione per fare il punto sulla disponibilità della diga di Chiauci era stata chiesta dall’Arap il 21 agosto scorso e la Sasi in più occasioni (l’ultima volta il 25 scorso) aveva disegnato il quadro della situazione, con tutte le difficoltà e criticità. “Sono giorni che sollecitiamo gli organi preposti proprio con l’obiettivo di evitare che la condizione già difficile precipitasse – continua Basterebbe – purtroppo quello che si temeva si è verificato con la conseguenza di rubinetti a secco in due località di mare che in queste settimane contano numerosi turisti e villeggianti. Rimasti già senz’acqua, con l’inevitabile, prevedibile e comprensibile coro di proteste, ma la Sasi ha fatto e sta facendo tutto quanto è nelle proprie possibilità e competenze per ridurre questo disagio. Mi auguro di avere presto notizie e che la nostra richiesta venga al più presto accettata”.