Gli amministratori del Vastese tornano a suonare campanelli d’allarme sulla fornitura idrica.
LA DIGA – Il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, lo fa per quanto riguarda la diga di Chiauci. Esattamente due mesi fa, il 23 giugno, il commissario del Consorzio di Bonifica Sud, Michele Modesti, dava rassicurazioni sull’invaso che rifornisce la zona industriale sansalvese (oltre alla costa fino a Vasto) sul raggiungimento della massima capienza autorizzata, 4 milioni di metri cubi d’acqua, e sull’avanzamento dell’iter degli altri interventi [LEGGI].
La prolungata assenza di piogge ha però cambiato la situazione e l’Arap Servizi, per mano dell’amministratore unico Giuseppe Cellucci, ha inviato una lettera al prefetto (e per conoscenza ai sindaci di Vasto, San Salvo e Montenero di Bisaccia) per chiedere la convocazione di un incontro sul tema. “Ci troviamo – dice il primo [ant_dx]cittadino – nella condizione di dover sperare nella danza della pioggia perché possa evitare che si rimanga senza acqua per la distribuzione a uso umano o per le aziende della nostra zona industriale. Tutto questo è assurdo nel 2020”.
Nella missiva inviata al prefetto si evidenzia che in caso di assenza di pioggia per altri 10 giorni, non sarebbe possibile soddisfare le richieste delle utenze.
“Questa lettera – continua Magnacca – adesso, arriva come un campanello d’allarme importante che deve servire a ricordare quali sono le opere strategiche del nostro territorio per le quali bisogna impegnarci e lavorare molto seriamente, perché sia garantito a tutti il bene essenziale dell’acqua. Contro il rischio di carenza idrica ognuno faccia il proprio dovere”.
CUPELLO – Preoccupazione emerge anche dalle parole del vicesindaco di Cupello, Fernando Travaglini. Da diversi giorni alcune zone risentono particolarmente il programma di razionamento per il risparmio della risorsa idrica della Sasi. Tra queste c’è contrada “Ributtini” che avrebbe i rubinetti a secco a causa della pressione non sufficiente; alcuni giorni fa anche il consigliere comunale Camillo D’Amico aveva sollevato il problema.
“Non possiamo accettare che Cupello resti ancora a secco – scrive Travaglini – Sono a conoscenza della carenza idrica che interessa il nostro territorio, conosco i problemi inerenti le condotte idriche, ma è inaccettabile che il nostro Comune, soprattutto in alcune frazioni, debba sopportare la mancata erogazione dell’acqua per diversi giorni. Non sono abituato a fare polemiche, ma credo che l’emergenza debba essere affrontata con procedure immediate. Chiedo, pertanto, una giusta ripartizione e adduzione dell’acqua nelle condutture idriche di Cupello, sapendo che altri comuni del Chietino non soffrono ciò che i nostri cittadini stanno patendo da diversi mesi”.
“Ringrazio – conclude il vicesindaco – gli operai della Sasi che operano nel nostro Comune per la collaborazione, la pazienza e la disponibilità che dimostrano quando vengono contattati da noi amministratori e dai singoli utenti anche se, purtroppo, poco possono fare in mancanza di materia prima. Sicuramente continueremo a sollecitare i vertici Sasi e continueremo a farlo fino a quando non otterremo delle risposte concrete e risolutive”.