Dopo la richiesta di accesso agli atti da parte del sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, e la risposta del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael [LEGGI], non sembrano placarsi le polemiche attorno alla vicenda della Tac inizialmente destinata all’ospedale di Lanciano e poi “dirottata” verso il nosocomio di Vasto.
L’ultimo intervento, in ordine di tempo, è quello del capogruppo di Lanciano in Comune, Lorenzo Galati. “È strabiliante constatare – afferma Galati – come il direttore generale della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael sappia essere, allo stesso tempo, fulmine e lumaca. Il dg è stato un fulmine quando ha eseguito a tempi di record la decisione unilaterale e personale di trasferire la Tac usata da Lanciano a Vasto, senza nessuna istruttoria e valutazione a sostegno se non una lettera del direttore della U.O. di Radiologia di Vasto scritta e inviata lo stesso giorno del trasferimento. Una velocità fulminea che di fatto pone un interrogativo serio al quale dovrebbe rispondere il dg insieme all’assessora regionale alla Sanità Verì: in sei giorni si è esaurita l’emergenza Covid-19 per l’ospedale di Lanciano? Tanto è il tempo che è passato dalla delibera del 30 luglio che assegnava la Tac usata a Lanciano sulla base della gestione dell’emergenza Covid-19 a quella del 6 agosto che la trasferiva d’imperio a Vasto”.
“Attendiamo chiarimenti – dichiara – perché non pensiamo che l’emergenza Covid-19 sia passata, anzi. La velocità fulminea con cui il dg Schael assume queste decisioni contrasta con la lentezza da lumaca per le altre decisioni molto più semplici, come ad esempio la nomina del primario di Neurologia a Lanciano ferma da oltre un anno. Come spiega il dg Schael questa situazione paradossale: quando si deve togliere al Renzetti, si è velocissimi mentre quando si deve dare si diventa lentissimi. In tutto questo l’Assessore regionale alla Sanità Verì è completamente assente, il centrodestra lancianese è silenzioso e timido. Forse la sanità pubblica e i diritti dei 150.000 cittadini frentani che gravitano intorno al nostro ospedale Renzetti non sono temi che interessano alla Regione e alla destra che la governa: dobbiamo concludere che a loro vada bene quanto deciso dal dg Schael che addirittura mostra i muscoli e sottolinea la sua decisione autoritaria senza che qualcuno lo riporti alla reale dimensione di direttore generale che deve assicurare la salute dei cittadini e mettere da parte polemiche e critiche soprattutto quando hanno consistenza. Attendiamo di conoscere gli atti attraverso l’accesso formale che il nostro sindaco ha avviato nell’interesse di una comunità che ha il diritto di avere chiarezza sugli atti e sui minuti che sono bastati al dg Schael per accogliere ed evadere la richiesta della Radiologia di Vasto”.