Consentire l’accesso delle ambulanze su tutta la spiaggia di Vasto Marina, anche nelle zone dunali, dove è giusta la tutela ambientale, ma deve essere garantita anche la sicurezza dei bagnanti.
È la sintesi delle richieste che una turista di Campobasso, Gianna Mattucci, rivolge all’amministrazione comunale di Vasto facendosi interprete del pensiero comune anche ad altri residenti estivi di contrada San Tommaso, la zona meridionale della riviera, dopo il tragico episodio avvenuto nei giorni scorsi: la morte di un bagnante causata da un malore.
“Non voglio fare polemica, ma soltanto capire perché succedono certe cose”, dice Gianna Mattucci a Zonalocale. “Vedere una scena del genere è stato straziante, nonostante l’aiuto di due medici resenti in spiaggia, che si sono subito attivati. Ma l’autoambulanza non è potuta arrivare fino al luogo dell’emergenza perché l’accesso non è adeguato al passaggio dei mezzi a motore, che non possono transitare per motivi di tutela ambientale. Ma perché le autorità competenti fanno aprire i lidi, se non c’è la possibilità di far accedere i mezzi di soccorso? Chiunque potrebbe trovarsi in difficoltà e aver bisogno di aiuto. L’autoambulanza non è potuta arrivare perché la strada non c’è e si potrebbe aprire, oppure installare in spiaggia un box con del personale sanitario di primo intervento in caso di emergenza per poter dare il necessario e immediato aiuto in caso di malori o di annegamenti. È giusta la salvaguardia delle dune, che però non dovrebbero neanche diventare orinatoio, come invece succede. Vasto è così bella, quindi dovrebbe investire sulla sicurezza sanitaria dei turisti e, nelle ore serali e notturne, illuminare gli accessi al mare”.
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