La speranza è che d’inverno nevichi, perché le piogge estive “producono vantaggi solo per le sorgenti superficiali”. Intanto le chiusure “servono a evitare una crisi idrica”. Ma, per risolvere “la quasi totalità dei problemi”, alla Sasi servono 50 milioni di euro oltre ai 15 rimasti, “così da arrivare a un utilizzo totale di 80”, fa i conti Gianfranco Basterebbe, il presidente della spa che gestisce acqua potabile, fogne e depurazione in 87 dei 104 comuni della provincia di Chieti.
Per ottenere i 50 milioni, il numero uno della Sasi stasera parlerà in videoconferenza con i sottosegretari Mario Turco (Presidenza del Consiglio), Salvatore Margiotta (Infrastrutture) e Gianluca Castaldi (Rapporti con il Parlamento) e con il presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Luciano D’Alfonso.
Alle polemiche social, “come se fossimo noi a decidere di togliere l’acqua”, Basterebbe risponde con queste cifre: “Mi preme ricordare che su 87 Comuni, 37 sono quelli sottoposti a turnazione e di questi 14 sono purtroppo costretti a subire la sospensione”, mentre a Lanciano “solo alcune contrade risentono dell’interruzione giornaliera”. Il razionamento ora è più pesante del solito. “Quando la disponibilità è superiore ai 1200 litri al secondo c’è una condizione buona e stabile, nei periodi di magra sopperiamo accendendo gli impianti di pompaggio”, quest’anno prima del previsto.
A Vasto mappata la rete, lunga 130 chilometri. Al 10 luglio “erano 61 le perdite individuate nel centro storico”. Le riparazioni hanno dato “un beneficio per 25 mila residenti” e due ore d’acqua in più nel centro. A San Salvo 43 perdite su 87 chilometri di tubi.
Basterebbe e i consiglieri Corrado Varrati e Maira Roberti sollecitano “la Regione a erogare i 7 milioni necessari a risolvere problemi di Ortona, Guardiagrele, “alcune zone di Tollo per non parlare di Furci, Gissi, San Buono e una frazione di Cupello”.
Lavori in corso su condotte principali e secondarie, “alcune vecchie di 50 anni”, spiega Fabrizio Talone, responsabile dei servizi di captazione. “Sono 170 le sorgenti” che portano acqua ai 266mila residenti. D’inverno bastano “1.100 litri di acqua al secondo”, ma d’estate, quando la popolazione aumenta di 180mila persone, “il bisogno aumenta a 1.400-1.500″.