Una distesa di bottiglie di vetro, lattine e altri rifiuti abbandonati. Prima erano nascosti della vegetazione, ora, dopo l’incendio che ha distrutto un ampio tratto di zona retrodunale a Vasto Marina, i segni dell’inciviltà sono davanti agli occhi. Ieri, durante l’operazione di spegnimento delle fiamme [LEGGI], aveva destato preoccupazione la presenza di alcune bombole del gas, subito messe in sicurezza dai vigili del fuoco lungo la pista ciclo-pedonale.
Ma, oltre alle bombole esauste (ne sono cinque in totale), nel tratto interessato dall’incendio si trova un po’ di tutto. Ad impressionare sono le decine di bottiglie di vetro disseminate nella zona, gettate tra le dune da chi evidentemente ha poca cura per l’ambiente. E poi lattine di alluminio, scatolette, residui di lavori edilizi, materiale plastico ormai informe dopo il rogo. Tutto materiale che la mano dell’uomo ha abbandonato senza nessuno scrupolo.
Lo scorso inverno un gruppo di volontari, in una sola mattinata di lavoro, aveva riempito una gran quantità di sacchi con i rifiuti trovati proprio tra le dune [LEGGI] e anche in quella circostanza era stato trovato un po’ di tutto. Spesso i rifiuti restano lì per anni, celati dalla vegetazione della zona Sic (sito di interesse comunitario) compresa nella Riserva naturale regionale Marina di Vasto rivelando un malcostume che colpisce molte aree tra le più belle del territorio.
Ora l’estesa area interessata dal rogo andrà ripulita anche dai rifiuti, poi saranno da intraprendere iniziative concrete ed efficaci perchè il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, anche in questa zona, sia arginato.