Centro storico popolato dalla cultura ieri sera a Vasto. Due gli appuntamenti in contemporanea in piazza Barbacani e nella chiesa di Maria Santissima del Carmine.
Nel primo, l’ospite è Remo Rapino, lo scrittore di Lanciano autore di Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, il romanzo finalista al Premio Campiello e candidato al Premio Strega, vincitore del Premio Cielo d’Alcamo per il miglior excipit e candidato alla vittoria dei premi Napoli, Subiaco Città del Libro e Rieti Centro d’Italia.
Nella serata organizzata dall’associazione Liber di Germana Benedetti e Manuela Petroro nell’ambito della 26ª edizione di Scrittori in Piazza, pubblico numeroso davanti al Castello Caldoresco per ascoltare Rapino che, intervistato da Loris Di Edoardo, tratteggia il personaggio di Liborio e spiega cosa lo ha ispirato: “È un libro non dei muri, ma dei porti aperti. Un libro sull’accoglienza”, che quindi ha anche un significato “politico”.
“Diceva Pasolini: ‘Siamo impotenti, ma le parole serviranno pure a qualcosa’. La follia di Liborio è una forza insopprimibile che alcuni hanno dentro. Liborio rompe gli schemi e, quando qualcuno rompe gli schemi tradizionali, viene emarginato”, perché non persegue “i valori tradizionali dei soldi e della ricchezza”.
Il romanzo, edito da Minimum Fax, è una storia fatta da personaggi che l’autore stesso ha incontrato e continua a incontrare nella sua vita: “Il bar che Liborio frequenta è il bar che frequento io, le persone che conosce sono quelle che conosco io, i miei amici”.
La Repubblica Vastese – Il tempo incerto non ha fermato il nuovo appuntamento con Libri al Chiostro, la rassegna culturale organizzata dalla Pro loco Città del Vasto, di cui è presidente Mercurio Saraceni. La chiesa di Maria Santissima del Carmine ha ospitato l’appuntamento intitolato Vasto 1799, presentato dall’attore Stefano Angelucci Marino con relatore il professor Paolo Calvano.
Il 1799 è l’anno della Repubblica Vastese, proclamata il 6 gennaio gennaio sull’onda del dilagare delle truppe francesi in Italia e durata poco più di quattro mesi, fino al 19 maggio, quando prevalse la Restaurazione borbonica.
Paolo Calvano ha ripercorso quella breve, ma intensa vicenda attraverso l’analisi e il commento di preziosi documenti dell’epoca, che hanno fatto respirare ai numerosi presenti il clima storico, ma anche la quotidianità che si viveva nell’anno della Repubblica Vastese.