Un evento musicale su un’area a rischio crollo, nella Riserva di Punta Aderci, in cui è necessaria l’autorizzazione ambientale: con queste motivazioni i responsabili di quattro associazioni ambientaliste – Davide Aquilano (Italia Nostra del Vastese), Nicola Salvatorelli (Arci Nuova Associazione Vasto), Stefano Taglioli (Gruppo Fratino Vasto) e Marco Cannarsa (Guardie ecologiche ambientali volontarie) scrivono una lettera congiunta per chiedere spiegazioni all’amministrazione comunale di Vasto su Sax on the beach, l’evento dello scorso 20 luglio. Alla Giunta di centrosinistra i firmatari chiedono se sia stata fatta la Vinca, valutazione di incidenza ambientale.
I destinatari della missiva sono il sindaco, Francesco Menna, gli assessori all’Ambiente e al Turismo, Paola Cianci e Carlo Della Penna, la cooperativa Cogecstre, che gestisce la Riserva naturale di Punta Aderci, i rappresentanti del Comune di Vasto nel Comitato di gestione della Riserva, il Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo, il Dipartimento Territorio-Ambiente della Regione Abruzzo.
La lettera – Il documento delle quattro associazioni riporta “la seguente necessaria premessa: 1) si tratta di un evento che (pare) non organizzato dal gestore della Riserva, della quale non appare infatti il logo nel materiale divulgativo dell’iniziativa;
2) L’evento del 27.7.20 si è svolto in zona B1 della Riserva, quindi di massima tutela come da PAN della Riserva stessa e all’interno del SIC IT7140108 denominato Punta Aderci-Punta Penna.
Tale premessa è doverosa, in quanto, se ciò che è riportato nel punto 1) risponde a realtà, il non coinvolgimento del gestore della Riserva è in palese violazione della Convenzione stipulata fra lo stesso Comune e il gestore Cogecstre (rep 8064 del 20.6.2011), che assegna a quest’ultimo l’assolvimento delle funzioni indicate nell’art. 1 della Convenzione in tema di tutela naturalistica.
Il secondo punto della premessa porta direttamente al PAN (Piano di Assetto Naturalistico della Riserva), laddove al Volume 2.1, art 8.1, il CDG della Riserva deve valutare ‘… in ogni caso forme di fruizione o di uso della stessa …’, e poi al successivo 8.2 ‘… potrà impartire prescrizioni e divieti nella realizzazione di interventi… o di svolgimento di attività di qualsiasi genere che siano in accertato e motivato contrasto con le finalità della stessa [Riserva]’: a tal riguardo, si chiede al Comune di Vasto se è stato chiesto il parere del CDG della Riserva di Punta Aderci relativamente a quanto in oggetto. Agli scriventi non risulta. Se invece è stato chiesto e ottenuto, si chiede formalmente di inviare a questo indirizzo PEC copia dell’estratto del verbale.
Lo stesso punto della premessa richiama l’art. 30, lettera H del PAN Volume 2.1 e simile richiamo in Allegato B, art. 9, lettera D, laddove si dispone il divieto di ‘… qualunque attività che possa costituire per esse [specie vegetali e animali] pericolo o turbamento …’. A tale proposito, pare difficile negare ‘il possibile pericolo o turbamento’ causato all’evento in oggetto.
Sullo stesso punto della premessa, il richiamo al SIC è propedeutico ad un altro quesito che pongono gli scriventi: è stata redatta apposita VINCA? Per luogo e modalità di svolgimento dell’evento (non solo sax, ma musica cosiddetta ‘disco’, amplificata, come è visibile e udibile perfettamente nei vari filmati pubblicati sui social – a titolo di esempio si rimanda alla pagina FB ‘Noi che non vogliamo il cementificio a Punta Penna’), la VINCA è indubbiamente necessaria, in quando esso ha un evidente impatto sull’ecosistema: si ribadisce che l’evento è programmato e si è sinora in parte svolto all’interno del perimetro di un Sito SIC ed è quindi soggetto alle relative Direttive Europee in materia. Anche in questo caso, agli scriventi non risulta che la Vinca sia stata compilata e valutata dagli organi competenti.
Per brevità e perché non si ritiene necessario addentrarsi in tale argomento, di cui deve occuparsi la VINCA specifica, si rammenta, come mera esemplificazione, le nidificazioni presenti in zona sulle quali siamo ovviamente a disposizione per approfondimenti.
Relativamente al luogo dell’evento del 27.7 (promontorio poco ad ovest di quello di Punta Aderci o D’Erce, fra la spiaggia di Punta Aderci o D’Erce e quella di Mottagrossa), persone e strumenti erano ubicati nell’area del promontorio, che agli scriventi risulta interdetta in base alla Ordinanza della Polizia Municipale di Vasto n° 333/2011 del 14.5.2011 ed interdetto è anche il tratto a mare sottostante i due promontori, come da Ordinanza Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto n° 20/2011. Il tutto è anche riportato sul grande cartello all’inizio del sentiero sterrato da area di sosta al promontorio di Punta Aderci, anche se pare un esserci un’incongruenza nel cartello stesso in quanto non è indicato graficamente il luogo interdetto come da ordinanza della Polizia municipale, ma solo quello a mare. Se le due ordinanze sono ancora valide e se si vieta pubblicamente ed ufficialmente, a tutt’oggi, agli utenti della Riserva di frequentare l’area interdetta con un grande pannello, com’è possibile autorizzare l’evento in oggetto proprio in quell’area, mettendo a repentaglio la vita delle persone che vi prendono parte, senza considerare, tra l’altro, che le vibrazioni causate dalla musica amplificata favoriscono il distacco delle rocce di conglomerato – fessurato e spesso incoerente – di cui sono costituiti i due promotori?
Rimaniamo in attesa di risposte rapide e circostanziate, in mancanza delle quali ci si riserva di agire per altre vie, visto che allo stato attuale sono previste altre date dell’evento in oggetto nell’area di Punta Aderci o D’Erce, interdetta anche dal Comune – che pure ha organizzato l’evento – per la minaccia di possibili crolli del costone”.