I sindaci di Gissi, Furci e San Buono tornano a far sentire la loro voce sulla grave problematica della carenza idrica che, ormai da anni, interessa i loro Comuni. A giugno 2019, Agostino Chieffo, Angelo Marchione e Nicola Zerra avevano già tentato la strada della Prefettura per cercare di risolvere una situazione che, specialmente nei mesi estivi, crea situazioni di una certa gravità [LEGGI].
Ma, in un anno, nulla è cambiato, con cittadini e attività commerciali costrette a fare i conti con la scarsità d’acqua che scorre dai rubinetti. E così, i tre sindaci, hanno preso carta e penna e scritto una lettera al nuovo prefetto di Chieti, Armando Forgione, chiedendo un incontro per affrontare finalmente la situazione visto che, secondo quando scritto dai primi cittadini, risulta loro difficile avere risposte e chiarimenti dalla Sasi, la società che gestisce la rete idrica in gran parte della provincia.
[ads_dx]LA LETTERA
Egregio Signor Prefetto,
con la presente intendiamo portare alla sua attenzione il gravissimo problema che attanaglia i nostri concittadini che, nel 2020, incredibilmente non dispongono dell’acqua corrente, se non solo per qualche ora al giorno.
In pratica, essendo Gissi, Furci e San Buono gli ultimi tre Comuni serviti dall’Acquedotto Verde gestito dalla Sasi spa, per tutto l’anno subiscono le chiusure imposte dalla società gestrice, tant’è che dispongono dell’acqua solo dalle 6 a massimo le 19. D’estate la situazione diventa drammatica, con chiusure che vengono anticipate alle 15 o anche prima in ogni situazione di emergenza determinata da rotture, blocco degli impianti di sollevamento, riparazioni urgenti, etc.
Tale trattamento non viene certamente riservato agli altri Comuni serviti dall’acquedotto Verde che, trovandosi più vicini alla sorgente e/o per altre ragioni che sfuggono alla comprensione di chi crede ancora che in Italia tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge, dispongono dell’acqua corrente per buona parte della giornata o, addirittura, non subiscono alcuna chiusura, anche durante l’estate e in piena emergenza idrica.
La situazione che viviamo quotidianamente è inaccettabile: siamo chiamati a rappresentare le Istituzioni di fronte alla Cittadinanza che oramai è esasperata per il continuo disservizio e abbiamo a che fare con la Sasi che, specie durante il periodo estivo, spesso non risponde neppure alle nostre segnalazioni e richieste di intervento e, soprattuto, non ha mai chiarito per quale ragione i nostri Concittadini hanno diritto all’acqua in misura inferiore a quelli che hanno la fortuna di risiedere negli altri Comuni serviti dall’acquedotto del Verde.
Tanto detto, con la presente Le chiediamo di poterla incontrare con urgenza al fine di meglio esporle la situazione e valutare le eventuali iniziative da intraprendere a tutela degli interessi dei nostri Concittadini.