“Approda domani, in Prima Commissione consiliare Bilancio, Affari Generali e Istituzionali, il progetto di legge a firma del gruppo Lega Salvini Premier sulla nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge del 14 settembre 2011, numero 148 e successive modificazioni”. Lo annuncia il capogruppo della Lega, Pietro Quaresimale. Sarà il primo passo della battaglia legislativa per salvare dalla chiusura i palazzi di giustizia di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona, soppressi dalla riforma, approvata nel 2012, della geografia giudiziaria, ma ancora operativi per effetto della proroga che scadrà nel 2022.
“La riforma approvata dal governo Monti – afferma l’esponente del Carroccio – per quanto riguarda la nostra regione ha lasciato una vasta zona, confinante con Lazio e Molise, totalmente scoperta dai servizi giudiziari e ha concentrato l’amministrazione giudiziaria nei capoluoghi di provincia, L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo”.
Il primo firmatario della proposta che approderà in aula è il consigliere regionale Simone Angelosante: “Ho aperto il progetto di legge al contributo di tutte le forze, di maggioranza e di opposizione, affinché il provvedimento venga approvato all’unanimità quale espressione univoca del Consiglio. La geografia giudiziaria deve portare ad un riequilibrio territoriale con il fine di ottenere degli uffici più efficienti e garantire così diversi presidi di legalità nella Marsica e in Abruzzo”.
Per il presidente della Commissiione, Vincenzo D’Incecco, “la riorganizzazione della macchina giudiziaria deve tener conto delle legittime esigenze dei cittadini, non può basarsi sulla ricerca di un presunto risparmio e, quindi, far prevalere i tagli alla spesa sull’efficienza della macchina stessa. Questo progetto di legge prevede che siano gli enti locali a farsi carico delle spese di gestione e manutenzione”
Altri tre consiglieri regionali leghisti, Sabrina Bocchino e Manuele Marcovecchio del Vastese e Antonietta La Porta di Sulmona, spiegano le novità contenute nel progetto di legge che dovrà arrivare in Parlamento: “Tutti i Comuni e le Regioni che vorranno garantire ai territori la permanenza dei piccoli tribunali sostenendo con i propri bilanci le spese, non dovranno più attendere che il Ministero scelga autonomamente rispetto alle richieste delle amministrazioni locali, ma avranno la certezza che, come prevede la nostra modifica all’articolo 8 del decreto legislativo numero 155 del 2012, sia il ministro della Giustizia a garantire a tutti la possibilità di mantenere aperti i piccoli tribunali che oggi rischiano di essere chiusi”.
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