Dopo un breve periodo di relativa calma, il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, torna a protestare contro Regione e Asl sulle condizioni dell’ospedale “Renzetti”. In un’articolata nota alla stampa il primo cittadino elenca le criticità del nosocomio frentano che vanno dall’assenza di primari alle carenze strutturali, di personale e strumentali.
La discussione politica intorno al “Renzetti” sembra ricalcare quella del “San Pio”. Lo stesso Pupillo cita Vasto accomunandola al proprio Comune riguardo le sorti dei nuovi ospedali annunciati. E, come ha fatto Menna, il sindaco ha invitato l’assessore regionale Nicoletta Verì a consiglio comunale ad hoc a settembre (magari augurandosi migliore fortuna rispetto al collega che ha incassato l’assenza nell’ultima assise civica sia di Verì che di Schael).
“A distanza di oltre un mese dall’ultimo consiglio comunale che ha votato all’unanimità una mozione per sollecitare la Regione Abruzzo sui nuovi investimenti strutturali e sullo sblocco di questioni che si trascinano da anni, non sono arrivate risposte – scrive Pupillo – Nonostante la nomina del nuovo direttore sanitario Angelo Muraglia, che ha creato almeno un canale di interlocuzione più immediata con la Asl rispetto all’autoreferenzialità del direttore generale Schael, non ci sono risposte e atti concreti sui tanti problemi del Renzetti”.
[ant_dx]”La nomina del primario di Neurologia rimane ancora sospesa dopo che, grazie alla precedente gestione, il ‘Renzetti’ si è riuscito a dotare di nuovi primari in anestesia/rianimazione, ortopedia, pediatria e medicina. Il concorso è stato espletato nel mese di marzo 2019: occorre un anno e mezzo per nominare un primario? È così difficile la scelta o come al solito l’ospedale di Lanciano è marginale e può attendere? Prima il direttore Schael si è trincerato dicendo che non era ancora stato nominato il direttore sanitario aziendale. Oggi che è finalmente stato nominato nella direzione cosa dobbiamo attendere? Magari la nomina di un consulente? E il primariato di Oncologia che destino ha subito? Che fine hanno fatto i concorsi per le assunzioni di medici e infermieri? Urologia e Otorino non possono organizzare la reperibilità nelle 24 ore, venendo meno all’obbligo dei servizi che un ospedale deve assicurare per essere definito Dea di primo livello”.
“La lista di organici carenti sarebbe lunghissima partendo da carenza di anestesisti fino alla carenza di infermieri nei reparti e servizi. Abbiamo appreso del mega concorso per infermieri, del gennaio scorso, bloccato per disastro organizzativo e vizi procedurali, generati dalla direzione generale. Un esito incredibile con migliaia di partecipanti nel palazzetto dello sport di Pesaro per la prima selezione, con costi notevoli e risultati catastrofici visto che la Asl è stata inondata di ricorsi con la seconda prova, da svolgersi al palacongressi di Rimini, mai svolta. Tutto sospeso. Per mettere una pezza constatiamo delle assunzioni a tempo determinato di infermieri [LEGGI], generando precarietà degli operatori sanitari che certo non aiuta la crescita professionale e la formazione dei team”.
“Così come ancora non effettiva e realizzata è l’estensione della seconda postazione per emergenza urgenza dopo la delibera di giunta regionale di novembre 2019 e le rassicurazioni di 1 anno fa. Questione centrale è anche la creazione di collegamenti tra i vari reparti fra loro e in particolare quelle decentrati quali la Nefrologia, Medicina nucleare. Anche per questo problema non ci sono novità. Per essere chiari i pazienti che devono andare, per consulenze o interventi da un reparto all’altro, devono uscire dallo stabile e prendere freddo o caldo, trasportati in barella o con ambulanza. È qualcosa da terzo mondo. Ancora nulla sappiamo di possibili soluzioni a questo grave problema. Auspichiamo almeno qualche risposta per la nuova tac, dopo la presentazione di nuove apparecchiature in altri presidi ospedalieri”.
“Ultima questione è quella delle procedure per il nuovo Ospedale di Lanciano da costruire nell’attuale area del ‘Renzetti’. La posizione dell’amministrazione comunale e dei cittadini di Lanciano è chiara e definita. Meno chiara è quella della Regione Abruzzo e dell’assessore regionale, che strombazza annunci per la costruzione di un nuovo ospedale ad Avezzano, dove si voterà a settembre. Siamo contenti per Avezzano, ma Lanciano e Vasto sono scomparsi dalla programmazione regionale? L’assessore Verì ci vuole fare la cortesia di spiegarci il perché? Confidiamo di ricevere risposte a stretto giro, contando anche sulla partecipazione dell’assessore al prossimo consiglio comunale che andremo a convocare ad hoc per il mese di settembre”.