La direzione strategica della Asl Lanciano Vasto Chieti ha deliberato la ripresa delle attività di ricovero ordinario e urgente nell’area medica, di ricovero programmato in riabilitazione, di chirurgia in day surgery, del pronto soccorso con i servizi collegati, comprese radiologia e farmacia, e delle attività ambulatoriali specialistiche a “San Camillo” di Atessa. La struttura, trasformata in Covid Hospital durante la fase più complessa della pandemia, ha supportato gli ospedali Hub di Chieti e Vasto e si è avvalsa di fondi Asl e della Regione Abruzzo e delle donazioni di un gruppo di imprenditori.
Nel presidio ospedaliero indicato dalla Regione come “appartenente ad area disagiata“, inoltre, con un provvedimento dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, saranno disponibili 42 posti letto di riabilitazione cardio-polmonare per pazienti Covid, guariti, ma che necessitano di assistenza riabilitativa.
“Il virus – dice il direttore sanitario, Angelo Muraglia – non si limita ad aggredire l’apparato respiratorio, ma scatena una risposta infiammatoria immunitaria che può diventare sistemica e interessare molti organi del corpo. A prendersi carico dei pazienti, provenienti dunque da tutto l’Abruzzo, saranno i medici internisti del presidio in sinergia con altri specialisti della rete ospedaliera aziendale e convenzionati, a cominciare da infettivologi, pneumologi, neurologi, psichiatri, nefrologi e cardiologi”.
[ant_dx]Per quanto riguarda le altre attività, saranno riattivati 20 posti letto di medicina interna che faranno riferimento al dipartimento medico diretto da Francesco Cipollone: se necessario la struttura ha una potenzialità immediata di ulteriori 22 posti letto. Torneranno ad Atessa inoltre 16 posti letto (con la possibilità di attivarne altri in area medica) a disposizione dell’unità operativa di Riabilitazione, diretta da Angelo D’Annibale e già attiva in precedenza nella struttura, provvisoriamente trasferiti a Ortona durante la fase epidemica. Proseguirà inoltre l’esperienza del reparto a conduzione infermieristica per le cure intermedie, che ottimi risultati ha dato per la continuità delle cure dei pazienti con Covid-19, gestito direttamente dagli infermieri sotto la responsabilità del dipartimento medico. Dalla scorsa settimana la diagnostica per immagini ha riaperto le attività per i pazienti esterni grazie alla nuova tac e a due nuovi ecografi.
“Riaprirà – conclude la Asl – la farmacia e ripartiranno le attività ambulatoriali specialistiche di cardiologia, geriatria, neurologia, ortopedia, chirurgia ed endoscopia digestiva, reumatologia e diabetologia. Alla luce delle criticità riscontrate nei locali del Poliambulatorio, sono stati previsti interventi per collocare al piano terra il Pronto soccorso, con doppio filtro e la previsione di un doppio accesso, anche per garantire un percorso separato per eventuali pazienti con Covid-19. Al piano primo saranno individuati gli spazi per le attività ambulatoriali. Sarà infine predisposto un progetto per ridefinire gli spazi al secondo piano da destinare all’Endoscopia digestiva”.
“Gli utenti saranno accolti in una struttura riorganizzata – sottolinea il direttore generale Asl, Thomas Schael – e rinnovata in seguito ai lavori di manutenzione, rifacimento e all’acquisto di nuove attrezzature all’avanguardia, grazie anche al sostegno di imprenditori che subito hanno colto l’importanza per il territorio di questo progetto e alla generosità di tanti cittadini e delle loro donazioni. E’ un investimento che farà la storia dell’ospedale di Atessa”.