“Forza Italia non parla. Forza Italia agisce. A rivendicare il candidato sindaco non siamo noi. È la nostra storia che lo rivendica”. Massimiliano Zocaro fa sentire la voce del partito di Berlusconi nei giorni in cui il centrodestra di Vasto torna a interrogarsi sul candidato sindaco per le elezioni del 2021.
“So che sono parole dure, ma la mia voce è quella ufficiale di Forza Italia ed è stata concordata col coordinatore regionale, Nazario Pagano, e con i vertici del partito”, dice a Zonalocale il coordinatore cittadino dei forzisti. “Noi – ricorda Zocaro – abbiamo fondato il centrodestra e alle primarie del 2016 avevamo ben due candidati. Giocheremo la partita in vista delle elezioni comunali con lealtà e senza fughe in avanti. Apprezzo il coraggio di Marco di Michele Marisi“, che si è dichiarato disponibile a candidarsi sindaco [LEGGI]. “È un giovane che ha idee per la città, in molte delle quali il sottoscritto si rivede perché le aveva già proposte alle primarie: un centrodestra dalla parte degli ultimi e il ruolo di Vasto centrale nel territorio”.
Rinnovamento generazionale – “Il centrodestra deve riconquistare i suoi elettori”, sostiene Zocaro. “Io, come gi nostri elettori, sono stufo di quei personaggi che, per l’odio che nutrono tra di loro, mettono a repentaglio il centrodestra e ne causano la sconfitta. Noi quarantenni siamo, purtroppo, la generazione degli eterni incompiuti. Dobbiamo dimostrare che non siamo secondi a nessuno, soprattutto i giovani che hanno studiato e possono dare tanto alla città. Siamo aperti alla società civile, perciò da settembre apriremo un confronto con tutte le persone che vogliono dare un significativo apporto alla creazione di una classe dirigente scevra dai condizionamenti del passato per dire basta alle invidie. Lo scopo è dare vita a un progetto politico che vada anche al di là dei partiti. Stavolta – ammonisce Zocaro – ci giochiamo la faccia, altrimenti il nostro elettorato non ci voterà più. Il candidato sindaco? Noi di Forza Italia non facciamo nomi perché abbiamo una classe dirigente. Non è il tempo del candidato sindaco; è il tempo del progetto politico. Io sarò della partita solo se si parla meno di persone e più del progetto. Questa città non ha bisogno di pettegolezzi, ma di un’idea di sviluppo”.