Non era solo una chiacchiera da bar. Cominciano a incresparsi le acque della politica vastese. Ad accendere le eliche del nuovo polo civico è Angelo Pollutri, “ma non chiamateci quarto polo o ex di qualcosa. Questo è un progetto nuovo, aperto a tutti i cittadini e soprattutto ai giovani”.
Pollutri: “Non è una vendetta, ma un dovere” – “Non siamo degli ex – ripete Pollutri – ma un gruppo di persone di buona volontà che spingono per generare un polo che possa aggregare donne e uomini di buona volontà per dare una visione nuova di città. Di gente che ha voglia di fare ce n’è tanta, quindi si può fare una coalizione aperta ad esperienze già svolte e nuove esperienze a 360 gradi, senza preclusioni, né peccati originali, per condividere progetto di città con entusiasmo, sorriso sulle labbra e tre-quattro punti programmatici fondamentali da realizzare”.
Perché è andato via dal Pd sbattendo la porta?
“Il Pd non è né carne né pesce, non c’è un sogno, un progetto. Faccio un esempio: la Via Nicolaiana. Da cammino di San Nicola, è stata declassata a sagra della porchetta; invece il gemellaggio con Bari era il seme da cui far germogliare un grande progetto, al pari delle Vie Francescane che hanno collegato in Europa tante realtà e creato una mobilità turistica”.
Tornerà in campo in prima persona? Si candiderà alle elezioni comunali?
“Se il candidato sindaco lo chiede, sì. Altrimenti porterò acqua solo ad altre persone, come ho già fatto più volte in passato. Mi entusiasma l’idea di un’altra città”.
Tra destra, sinistra e Movimento 5 Stelle dov’è lo spazio per una coalizione di liste civiche?
“Mi dispiacerebbe se a destra ci si chiudesse andando verso un esito elettorale sicuro a favore del centrosinistra. Francesco Menna è più vecchio dei vecchi che ha attorno. Serve una nuova stagione per la città. Vasto deve aspirare alla presidenza della Provincia, cui ha sempre rinunciato negli anni scorsi. È stato un grave errore, perché voler bene a una città vuol dire lavorare notte e giorno per occupare spazi politici e amministrativi vitali per rilanciare Vasto”.
Ma, al di là dei nomi che circolano, avete un candidato sindaco?
C’è un identikit, ma la prima cosa che faremo sarà un festival delle idee: una manifestazione dove tutti i giovani di Vasto che hanno trattato Vasto e il Vastese nelle proprie tesi di laurea presenteranno le loro idee. Alla fine della kermesse, annunceremo chi si farà portatore di quelle idee di difesa del territorio e di sviluppo. C’è chi la chiama scossa e chi la chiama svolta. Una cosa è certa: questa situazione latente va sovvertita. Sento questo dovere morale, perché la politica mi ha dato molto onore e devo questo mio impegno alla comunità. Non si può amministrare una città con l’atteggiamento di chi sembra stia portando una croce sulle spalle”.
Destra o sinistra?
“Sarà un progetto trasversale dal punto di vista politico e generazionale. Un progetto portato avanti da gente che non ha bisogno della politica per vivere. Gente che già lavora e che vuole dedicare del tempo alla città e a un futuro entusiasmante”.
Lei è stato per due anni capo dello staff del sindaco di Vasto, Francesco Menna. La sua è una vendetta?
“Non vendetta, ma un dovere. Ormai siamo arrivati al paradosso che lo sfalcio dell’erba è diventato un’opera pubblica. Una toppa d’asfalto viene presentata come se fosse un’infrastruttura. La verità è che non c’è stato un progetto in cinque anni”.
Bucciarelli: “Puntiamo al ballottaggio” – Nel polo civico vastese tutto da costruire c’è Angelo Bucciarelli, già segretario provinciale della Margherita prima e poi esponente della minoranza interna del Pd. Ora non ha tessere di partito.
“Il nostro – dice a Zonalocale – è un tentativo di creare una coalizione che tenga fuori i partiti e le persone che hanno disatteso le promesse fatte finora sia da destra che da sinistra. Stiamo tentando di creare una coalizione trasversale senza ideologie con l’obiettivo di fare tutto ciò che fa bene a Vasto. Stiamo dialogando per vedere di capire se si possono unire associazioni e persone con nostra stessa idea con un candidato sindaco con l’ambizione di puntare al ballottaggio. Tra i motivi che ci spingono in maniera impegnativa a creare questa coalizione, ce n’è uno fondamentale: anche se Menna, nel suo mandato da sindaco, non ha dato grande prova di sé, attualmente a Vasto non c’è un’alternativa alla coalizione composta da Pd e satelliti. È necessaria un’alternativa credibile. Qualcuno ci definisce coalizione dei livorosi? Rivendico – ribatte Bucciarelli – il diritto di essere livoroso nei confronti delle persone che hanno raccontato fandonie e deluso la città. Abbiamo più di una persona come possibile candidato sindaco con la capacità di aggregare associazioni e cittadini. Un percorso è iniziato, vediamo dove ci porta. Noi ce la metteremo tutta. Noi crediamo che neanche la destra riesca a dare delle risposte, si vede da quello che stanno facendo sull’ospedale”.
Cerulli tra i fondatori – Al progetto di polo civico aderisce anche il giornalista Gabriele Cerulli: “Sono stato coinvolto – conferma – da Angelo Pollutri attraverso una proposta adeguata alle mie esperienze con l’obiettivo di promuovere un progetto che abbia un ampio respiro, non legato alle botteghe di partito, ma finalizzato solo al bene della città, senza dover rendere conto alle segreterie territoriali dei partiti. In vista delle prossime elezioni amministrative, sono stato contattato anche anche da un partito politico, ma non è stato neanche dato seguito alla mia risposta e, comunque, non mi interessa più un’esperienza di quel tipo”.