Si è spento martedì scorso a Città del Messico Piergiorgio Spataro, 90 anni, ultimo dei tre figli dello statista vastese Giuseppe Spataro. Piergiorgio era stato battezzato da monsignor Montini, futuro Paolo VI, assistente spirituale della Fuci di cui Spataro era stato presidente. Lo scorso 22 maggio era scomparsa sua sorella Anna, il fratello maggiore Alfonso era morto nel 2003. Piergiorgio Spataro, come i suoi fratelli aveva conservato il legame con la città d’origine della sua famiglia.
I fratelli Spataro erano cresciuti negli anni in cui si andava riorganizzando l’antifascismo cattolico. “Proprio nella casa romana di via Cola di Rienzo, dove Giuseppe Spataro si era trasferito da Vasto, si tennero varie riunioni segrete del Cnl – spiega l’Ansa -. Durante i mesi finali della guerra, mentre il padre fuggiva tra vari nascondigli per non farsi arrestare dai fascisti, Piergiorgio e Anna trovarono rifugio a Riccia, nel Molise, a casa dei parenti Sedati, trascorrendo vari mesi assieme al cugino Giacomo Sedati, che poi fu a lungo al parlamento e al governo”.
Negli anni ’50 Piergiorgio decise di andare in Sudamerica, prima in Argentina e poi in Messico. Era una persona brillante, curiosa e spiritosa. A Città del Messico, dove ebbe tre figli, Nicoletta, Giuseppe e Francesca, creò una importante realtà nel settore della chimica, del legno e delle vernici. Frequenti sono stati i suoi viaggi in Italia e, ogni volta che tornava in patria, non perdeva occasione per una visita a Vasto.
Nel 2003 furono Anna e Piergiorgio a consegnare alla pinacoteca di Vasto, con una semplice cerimonia a palazzo Mattioli, un centinaio di volumi storici ed ex libris della biblioteca di Giuseppe Spataro. In precedenza, in occasione dell’inaugurazione del busto dedicato a loro padre, realizzato dallo scultore Mario Pachioli, i fratelli Spataro avevano donato alla città di Vasto una ricca collezione di diplomi, attestati e riconoscimenti nazionali e internazionali.