Di cosa parliamo – Dalle piroette del centrosinistra, ai “due anni chiavi in mano” del centrodestra. Passando per tutte le campagne elettorali degli ultimi vent’anni. Breve storia di una promessa buona per tutte le stagioni: il nuovo ospedale di Vasto. Mentre quello attuale, il San Pio da Pietrelcina, perde pezzi e va riparato con lavori da 900mila euro.
VASTO – In principio fu il terreno. Anno 1999. Il Comune di Vasto, guidato dal centrodestra di Giuseppe Tagliente, compra i terreni dell’ex comprensorio Sigma-Siv, al confine con San Salvo, in contrada Pozzitello, nome che molti vastesi allora ignorano e che, nel successivo ventennio, sentiranno ripetere come un ritornello, “i terreni di contrada Pozzitello”. Gli altri refrain diventano un tormentone buono per tutte le stagioni. E per ogni campagna elettorale: “Il nuovo ospedale si farà” e “i soldi ci sono”. Oltre alla favola dei tempi rapidi. Così rapidi, che sono passati 21 anni e siamo ancora fermi lì, ai terreni di Pozzitello. Anche se, di recente, sono tornati i dubbi sull’ubicazione della struttura sanitaria attesa da oltre un ventennio. E non mancano le spinte verso un unico presidio ospedaliero Vasto-Lanciano da costruire in Val di Sangro.
2000-2006: le piroette del centrosinistra – Nel 2000 la prima campagna elettorale, quella per le regionali vinte dal centrodestra, giocata sull’ospedale. Subito ne arriva un’altra, nel 2001, quando si vota per rinnovare il sindaco. Il centrosinistra, che candida a sindaco Nicola Del Prete, impernia la sua propaganda sul no all’ospedale a Pozzitello. Vince al primo turno il centrodestra guidato da Pietrocola. Passano cinque anni e cambia il vento. Trionfa il centrosinistra dopo 39 anni. Si insedia la prima amministrazione Lapenna e muta anche l’orientamento su Pozzitello: “L’ospedale si deve fare lì perché ormai i terreni sono stati già comprati”, ripetono sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza.
2005-2010: “Due anni, chiavi in mano” – Nella primavera del 2005 è in corso la campagna elettorale per le elezioni regionali; l’allora sottosegretario alla Sanità del Governo Berlusconi, Rocco Salini (scomparso nel 2016), dà la sua parola sul nuovo ospedale “in due anni, chiavi in mano”. Le elezioni, però, le vince il centrosinistra con Ottaviano Del Turco, che il 20 luglio del 2006, intervenendo all’inaugurazione della capsula endoscopica del reparto di Gastroenterologia del presidio ospedaliero esistente, il San Pio da Pietrelcina, assicura: “La costruzione del nuovo ospedale sarà terminata, oppure sarà a buon punto entro la fine del mandato”. Ma il quinquiennio non si conclude, perché nel 2008 arriva l’inchiesta giudiziaria chiamata Sanitopoli e a dicembre si va a votare. La Regione torna a destra con Gianni Chiodi.
È il 30 ottobre 2010, quando l’assessore regionale alla Sanità della Giunta Chiodi, Lanfranco Venturoni, intervenendo in Consiglio comunale a una delle innumerevoli sedute degli ultimi 15 anni sulla sanità del Vastese, è perentorio: “Le risorse per il nuovo ospedale di Vasto ci sono e il Governo centrale sta addirittura sollecitando i progetti. La prossima settimana avremo una riunione decisiva proprio sulla rete ospedaliera regionale. Ma è evidente che Vasto ha bisogno di un nuovo ospedale, moderno ed avanzato dal punto di vista tecnologico. I fondi, ripeto, ci sono; senza dimenticare che dalla vecchia struttura si andranno a recuperare dai quattro ai cinque milioni di euro. Speriamo di riuscire a costruirlo in quattro anni”.
“Non è un annuncio” – Il resto è storia recente. Altro ribaltone elettorale. Come ormai accade dal 1995 (vittoria di Antonio Falconio e dell’Ulivo), nessun governatore abruzzese viene confermato per il secondo mandato. Nel 2015 vince Luciano D’Alfonso con Pd e alleati. L’assessorato alla Sanità tocca a Silvio Paolucci, che promette nuovo ospedale e sala emodinamica. E il 25 luglio 2017 scandisce: “Non è un annuncio, il nuovo ospedale si fa davvero [VIDEO]”. Non se ne fa nulla. Poi cambia ancora il colore delle bandiere che sventolano su Palazzo dell’Emiciclo: dal 2019 la nuova maggioranza è di destra, trainata dalla Lega e con il presidente di Fratelli d’Italia: Marco Marsilio. La delega alla Sanità ora è della leghista Nicoletta Verì, che il 19 giugno annuncia: “Vogliamo portare a termine in breve tempo l’ospedale nuovo di Vasto [VIDEO]”. Vedremo.