“Si è detto di tutto in queste settimane, a volte senza cognizione ma una cosa va sottolineata con forza: l’ospedale di Vasto non è rischio crollo e lo diciamo sulla scorta delle indagini accurate portate a termine. Non esiste altra verità”. Lo dice il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, rispondendo così a quanto affermato giorni fa a San Salvo dall’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì [LEGGI].
La Asl ha confermato oggi i risultati della relazione tecnica dopo il crollo del soffitto nel reparto di Chirurgia, con il coinvolgimento della sovrastante sala parto. Le cause sono dovute a “infiltrazioni d’acqua ripetute nel tempo e presenza di un solaio Sapal, materiale molto in uso negli anni ‘50 e particolarmente esposto a fenomeni di distacco”. Gli accertamenti tecnici sono stati condotti nelle passate settimane e contenuti nella relazione rimessa alla Direzione generale Asl, nella quale l’esperto incaricato in modalità somma urgenza del progetto di ripristino dello stato dei luoghi, Fabrizio Gattella, indica anche gli interventi da mettere in atto.
[ads_dx]Dai rilievi effettuati è emerso che, esposte all’umidità, “le barre di armatura inserite nel fondello di base, dotate di scarsissima protezione, sono state esposte a corrosione e aumento di volume, provocando spinte e trazioni che il laterizio non è in grado di sopportare, generando il fenomeno dello sfondellamento, vale a dire il distacco e la caduta del fondello, non più coeso al supporto. In sostanza all’ospedale di Vasto si è prodotta la combinazione di due fattori: una tipologia di solaio a rischio di tenuta per sua stessa natura, ma assai diffuso al tempo in cui fu costruito l’ospedale (inizio dei lavori del padiglione 1 nel 1953, in periodo di pieno utilizzo di tale materiale) e la presenza di non trascurabili infiltrazioni ripetute nel tempo, in parte da un balcone sovrastante la Chirurgia e in parte da colonne degli impianti che sono state soggette a perdite d’acqua. La criticità strutturale è circoscritta ai soli piani 3° e 4°, mentre quelli inferiori non sono a rischio”, spiega la Asl.
La buona notizia è che presto inizieranno i lavori, con 900mila euro stanziati dall’assessorato guidato da Nicoletta Verì. “I lavori da eseguire nel ripristino della sicurezza dei solai rispetto allo sfondellamento sono riferiti ai singoli travetti, poiché non viene interessato il telaio portante dello stabile, né modificato il comportamento globale della costruzione. Gli interventi previsti portano anche a una riduzione dei carichi globali e miglioramento della sicurezza dei travetti; sarà installato, inoltre, un sistema antisfondellamento del solaio che copra tutte le zone a rischio, individuate con indagini manuali e strumentali. Tutte le azioni, da eseguire tutte insieme e sistematicamente, rappresentano anche un’efficace misura di prevenzione, da accompagnare con una verifica puntuale e costante di impianti e tubazioni, al fine di intercettare tempestivamente eventuali perdite. Saranno sottoposti a interventi di manutenzione anche i canali di gronda. A eseguire I lavori di ripristino sarà la ditta D’Amelio Costruzioni, già incaricata.
Vista l’importanza dell’opera e le ricadute sulle attività dell’ospedale, la Direzione Asl ha scelto la linea del massimo rigore sotto il profilo burocratico e ha chiesto le autorizzazioni agli Uffici del Genio civile regionale, pur non ricorrendone l’obbligo. Inoltre per dare corso all’ordinanza del sindaco di Vasto in merito alla verifica del fabbricato in generale, vista l’assenza dei documenti progettuali dovranno essere eseguite verifiche sismiche e statiche in base alle nuove norme tecniche sulle costruzioni“.