Era il 20 settembre del 1997. Filippo Pietrocola allora era il numero due dell’amministrazione comunale di Vasto. Meno di quattro anni dopo, a marzo del 2001, sarebbe diventato sindaco.
Fu lui a premiare Ennio Morricone nella seconda edizione del Vasto film festival [LEGGI]. E con il grande musicista romano nacque un siparietto fuori programma.
Il giorno dopo la scomparsa del compositore di oltre 500 colonne sonore di film e serie tv di fama mondiale, Pietrocola racconta a Zonalocale come andò quella sera: “Col Maestro ebbi quasi un battibecco. Quel pomeriggio stesso, uscì il giornalino del Festival, che era diretto dal compianto Candido Coppetelli, scomparso di recente [LEGGI]. Sul giornale si citava uno studio secondo cui la capacità narrativa di un film sarebbe affidata per il 90% alle immagini e per il restante 10% alla musica e ai dialoghi”. Prendendo la parola sul palco al momento della premiazione, “io – ricorda Pietrocola – citai questo dato calcolato da esperti di cinema, ma aggiunsi che questa ripartizione percentuale veniva travalicata da Morricone con le sue musiche straordinarie, ancor più famose degli stessi film. Morricone mi rispose che non era vero ciò che diceva quello studio e io poi ripresi la parola per chiarire il pensiero che avevo espresso: le sue colonne sonore erano talmente forti, da superare la fama dei film. Io stesso ricordo molto di più i suoi brani che i titoli delle pellicole cinematografiche. Cosa mi ha colpito di lui? Era una persona estremamente mite, umile, modesta, non infastidita dal premio, ma dava più importanza al suo lavoro”.