Scena politica sansalvese in fermento dopo le dimissioni dell’assessore alle Politiche sociali Oliviero Faienza [LEGGI]. L’esponente di San Salvo Città Nuova, da 8 anni in giunta, si è tirato fuori dall’amministrazione guidata da Tiziana Magnacca ufficialmente per motivi personali.
Certo è che le dimissioni annunciate non dal diretto interessato, ma dal sindaco, tolgono qualche castagna dal fuoco allo stesso primo cittadino. Il secondo mandato della coalizione di centrodestra iniziò, nel giugno 2017, con il tacito accordo su un avvicendamento in giunta a metà del cammino. All’epoca la spartizione dei posti disponibili fu 2-2-1: due assessori a San Salvo Città Nuova (Maria Travaglini, 578 preferenze, e Faienza, 525), due a Per San Salvo, lista civica che prese il posto di Forza Italia (Giancarlo Lippis, 642, e Tonino Marcello, 330), 1 assessore e la [ant_dx]presidenza del consiglio comunale a Lista popolare (rispettivamente Fabio Raspa, 200, ed Eugenio Spadano, 466).
La fuoriuscita di Faienza sembra così spianare la strada a Tony Faga, eletto nella stessa lista con 469 preferenze, ed evitare qualche imbarazzo a eventuali assessore restii a rispettare quell’accordo. Faga rafforzerebbe anche la presenza leghista in giunta, dove ora l’unica esponente è il sindaco. Se così fosse, con le sue dimissioni da consigliere, entrerebbe nell’assise civica Angelo Fabrizio.
Al di là di vecchi e nuovi assessori, però, l’affaire Faienza darebbe il via anche ad altri avvicendamenti di portata diversa. Secondo le voci di corridoio, l’accordo raggiunto nelle scorse ore tra le tre liste della coalizione prevederebbe il passaggio delle deleghe di Faienza a Maria Travaglini (che si occupò già di Sociale nel primo mandato) che lascerebbe il posto di vicesindaco a Giancarlo Lippis, il re delle preferenze della tornata elettorale 2017. Con 642 fu il più votato, ma come vice gli fu preferita la Travaglini che prese anche la pesante delega ai Lavori Pubblici già appartenuta a lui dal 2012 al 2017.
Un’investitura a vicesindaco potrebbe così preparare il terreno a Lippis per la successione di Tiziana Magnacca che nella primavera 2022 non potrà ricandidarsi dopo i due mandati consecutivi. Contattato telefonicamente, dice di non sapere niente sul rimpasto e alla domanda sulla successione del sindaco si limita a rispondere con un “Vedremo”.
TRAVAGLINI CHIEDE CHIAREZZA – Come detto, le dimissioni hanno suscitato diverse reazioni. Il consigliere di opposizione Fabio Travaglini (Più San Salvo) allude a motivi ben diversi da quelli personali: “La struttura di via Enrico Toti che ospita la casa famiglia, il Centro Anziani, il Centro Alzheimer e il Centro Diurno Disabili sembrerebbe avere gravi problemi strutturali e potrebbe essere evacuata. La casa famiglia rischia di chiudere e far perdere 10 posti di lavoro. Le persone ospitate al Centro Diurno sono da giorni parcheggiate in piazza o all’aperto con la scusa delle attività estive. Questa notte si sarebbe verificato un incendio al baracchino della spazzatura della casa famiglia e non c’è stata nessuna informazione ai cittadini. L’assessore al Faienza si dimette dall’incarico, ma, stranamente, il comunicato lo firma il sindaco e non lui. Per Tiziana Magnacca va tutto bene e ci guadagna anche un posto in più in giunta per far quadrare i conti in maggioranza. Ma non è che Faienza si è dimesso per evitare responsabilità di una imminente bufera sul sociale? E chi sarà il prossimo assessore al Sociale che dovrà gestire con trasparenza tutto questo?”.
MARCHESE: “I CITTADINI MERITANO TRASPARENZA” – Altra voce che torna nell’agone politico a chiedere trasparenza è quella dell’ex sindaco Gabriele Marchese: “A Faienza faccio i migliori auguri per un futuro piero di ogni bene. Per trasparenzaa nei confronti dei cittadini alcune domande meritano una risposta: è vero che all’interno della maggioranza di centrodestra vi era un accordo che prevedeva a metà legislatura una staffetta tra l’assessore Raspa e il consigliere Faga? Risponde al vero che ad oltre sei mesi da quella scadenza l’assessore Raspa non si voglia dimettere? Le dimissioni di Faienza, al di là di quello che si vuole far apparire servono ad onorare quell’accordo?”