“Non è il tempo delle polemiche ma di soluzioni concrete per dare certezza di continuità all’attività dei cosiddetti tribunali minori, tra cui quelli di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona”. Così i due consiglieri regionali vastesi della Lega, Sabrina Bocchino e Manuele Marcovecchio spiegano il progetto di legge di cui sono tra i firmatari per tutelare i tribunali minori a rischio chiusura.
I consiglieri hanno avviato una serie di audizioni con sindaci, presidenti degli ordini forensi e dei tribunali con l’obiettivo di chiedere la modifica del Decreto Legislativo n.155/2012 che sancisce la soppressione dei palazzi di giustizia minori.
“Il presupposto della soppressione sono i costi per il mantenimento di queste strutture – dicono Bocchino e Marcovecchio – La nostra proposta prevede tre nuovi articoli in base ai quali i tribunali soppressi possono riprendere appieno le proprie funzioni giudiziarie nelle loro sedi, a condizione che le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza delle strutture siano integralmente a carico del bilancio degli enti locali e della Regione richiedente. Resterebbero a carico dello Stato le spese relative alla retribuzione dei magistrati, del personale amministrativo e di polizia giudiziaria. Se Regione e Comuni riusciranno a farsi carico delle spese per il mantenimento delle strutture sedi di Tribunali, con una convenzione il ministro di Giustizia e le Regioni potranno stabilire i termini per consentire la riapertura dei presidi giudiziari. Una volta recepito il progetto di legge, lo stesso Ministero dovrà provvedere alla riformulazione o riapertura delle piante organiche dei tribunali sub provinciali riattivati e alla loro copertura”.
“Noi ci stiamo impegnando come Regione a fare la nostra parte per arrivare a una soluzione – concludono i due consiglieri della Lega – Pare strano che il primo cittadino di Vasto e il ministro Bonafede, entrambi della stessa cordata politica Pd-M5S, non riescano a trovare la sintesi definitiva”.