Gli angeli dell’emergenza Covid sono stati ricevuti e premiati oggi in municipio. Hanno aiutato i vastesi nella fase durissima del lockdown. Per i loro concittadini, isolati in casa dalle necessarie restrizioni della fase 1, hanno comprato medicinali e portato la spesa a domicilio, coadiuvato le forze dell’ordine nel sorvegliare la città semideserta, non hanno negato assistenza a chiunque ne avesse bisogno
Stasera, nell’Aula consiliare Vennitti, la premiazione dei gruppi di Vasto di Protezione civile e Croce rossa.
Gli attestati di benemerenza consegnati agli appartenenti a entrambe le organizzazioni rappresentano “la riconoscenza dell’amministrazione comunale verso i nostri volontari, che tanto si sono impegnati nella gestione dell’emergenza Covid”, è la motivazione del riconoscimento. “Protezione civile e Croce Rossa sono una forza silenziosa e indispensabile per il nostro territorio”.
“Un attestato di benemerenza – ha spiegato il sindaco, Francesco Menna – nei confronti di chi, in questi anni e in questi mesi, ha contribuito a dare prevenzione, soccorso, superamento degli eventi critici di questa città”, “reparti importanti per la sicurezza dei cittadini, per il bene comune, per l’ambiente, insomma per il vivere in maniera serena. Io ho vissuto con Eustachio Frangione, con la Croce Rossa, con tutti i membri delle giacche gialle e delle giacche rosse dei momenti importanti, delicati e anche emozionanti, insieme anche agli uffici comunali”. “Un attestato è un quadro che si appende a ricordo di questo evento. Non è quello che meritate veramente, perché meritate molto di più”.
“La collaborazione che si è avuta in questi ultimi mesi è stata costante, continua. Spesso in questo Paese si dimentica il grande, grandissimo lavoro che i volontari fanno”, afferma Gabriele Barisano, assessore alla Protezione civile. “Questo momento è il culmine di un percorso che avete fatto negli anni”.
“Un ringraziamento – ha detto Frangione – all’amministrazione comunale per questo gradito riconoscimento e un ringraziamento ai ragazzi che ho alle mie spalle, in questo caso non facendo neanche la suddivisione tra i colori delle casacche, perché la novità di questa emergenza è che tra queste due realtà c’è stata una collaborazione senza precedenti, che ha portato a un miglioramento dell’efficienza del servizio: unire il soccorso della Protezione civile, del volontariato, a quello della Croce Rossa”, “una macchina rodata e perfetta”.
“Questi volontari qui seduti sono il motivo principale per cui ci troviamo in questa sala”, ha sottolineato Alessio Bevilacqua, responsabile della Croce Rossa di Vasto. La pandemia “è stata un’emergenza diversa, fatta di problematiche nuove. In questa circostanza a Vasto è successa una cosa che difficilmente è successa in altri luoghi e che può essere l’esempio da esportare in altri comuni, cioè il coordinamento di due associazioni di volontariato che normalmente lavorano ognuno per i propri compiti. Credo che questa sia la base per non fermarsi e per andare oltre. Questi ragazzi sono volontari che, nel periodo dell’emergenza Covid, sono usciti di casa sapendo che a casa avevano genitori anziani, sapendo che avevano il coniuge, i figli, sapendo che erano chiamati ad andare vicino a persone che erano a rischio contagio. Sono ragazzi che sono usciti di casa quando la raccomandazione a livello nazionale e regionale era di restare a casa. E questo l’hanno fatto come volontari”.