“Mando tutte le carte in Procura”. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, è sul piede di guerra dopo l’ammissione da parte del direttore generale della Asl, Thomas Schael, delle difficoltà a rispettare l’ordinanza dell’8 giugno scorso.
L’atto del primo cittadino – emesso dopo il crollo in Chirurgia e l’allagamento della cappella per la rottura di un tubo – chiedeva all’azienda sanitaria di disporre un’immediata verifica delle condizioni di sicurezza dell’intero ospedale “San Pio”. L’irreperibilità del progetto originario sta però facendo allontanare sempre di più quell’immediatezza chiesta dal sindaco [LEGGI].
[ant_dx]”La proprietà dell’ospedale è della Asl Lanciano Chieti Vasto e la Regione dovrebbe avere più di tutti il progetto – dice a zonalocale.it Menna – Anche se non si dovesse trovare, non può essere una scusante per non fare una verifica. Per precauzione, a garanzia della sicurezza dei cittadini trasmetto tutte le carte alla Procura: relazioni dei vigili del fuoco, i verbali dei sopralluoghi, la mia ordinanza. È inconcepibile che la Regione e il manager da essa nominato giochino a nascondino con il nostro ospedale non assumendosi responsabilità. Mando tutto agli organi inquirenti anche perché la Regione e lo stesso manager si rifiutano di venire in consiglio comunale mentre non perdono tempo a incontrare comitati anche dentro i bar”.
Il riferimento è all’incontro di venerdì scorso tra l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, Schael e il Comitato a tutela dell’ospedale e la successiva partecipazione della stessa esponente alla tappa di Vasto di Matteo Salvini. Sul nosocomio vastese sembra essere alle porte una nuova crisi tra istituzioni senza esclusione di carte bollate.